Gli accademici chiedono soluzioni: «Perdiamo un'importante leva per contribuire a plasmare il panorama della ricerca europea».
BERNA - Fuori da Orizzonte Europa, la Svizzera è stata esclusa anche dal Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (ESFRI), organismo creato per favorire un approccio coerente e strategico alla definizione delle politiche nel campo delle grandi infrastrutture di ricerca in Europa. A lanciare l'allarme è oggi una tavola rotonda organizzata dall'Accademia svizzera delle scienze, denominata RoTIORI, che chiede soluzioni.
Con l'esclusione, la Svizzera perde un'importante leva per contribuire a plasmare il panorama della ricerca europea, in particolare nel settore delle grandi infrastrutture, sottolinea Hans Rudolf Ott, presidente di RoTIORI, citato in una nota odierna, nella quale si ricorda quanto la Svizzera sia integrata con i suoi centri di ricerca nel paesaggio continentale.
Nel comunicato vengono menzionati per esempio l'Istituto Paul Scherrer (PSI), il Centro svizzero di calcolo scientifico di Lugano, la Stazione di ricerca in altitudine del Jungfraujoch, ma anche la presenza a Ginevra del CERN e la partecipazione elvetica all'Agenzia spaziale europea (ESA) oppure all'Osservatorio europeo australe (ESO).
RoTIORI ritiene irragionevole l'esclusione della Confederazione e chiede soluzioni pragmatiche affinché possa continuare a partecipare alle procedure dell'ESFRI.