Lo chiede in un'interpellanza al Consiglio federale Lorenzo Quadri
BERNA - «Il direttore del DFAE Ignazio Cassis ha di recente annunciato che la Svizzera verserà all’Ucraina, da qui al 2028, 1,8 miliardi di franchi di ulteriori aiuti. Si tratta di una somma enorme pubblicamente giustificata con la motivazione che la Svizzera deve fare la propria parte. L’argomentazione appare infelice dal momento che la Svizzera, nell’ambito della guerra in Ucraina, per la quale ovviamente non porta alcuna responsabilità, ha fatto e sta facendo assai più della propria parte. E non solo sotto l’aspetto finanziario».
Lorenzo Quadri va all'attacco sul fronte dell'aiuto economico svizzero all'Ucraina, di cui chiede conto affermando che «merita maggiore trasparenza. Trasparenza che, allo stato attuale, non risulta data» afferma.
E così affida a un'interpellanza presentata al Consiglio federale diversi quesiti: «Quanto ha speso, a oggi, la Svizzera nell’accoglienza a profughi ucraini, inclusi i costi per l’assicurazione sanitaria e quanti aiuti ha versato, in varie forme, all’Ucraina?» si legge nel documento. Inoltre, Quadri vuole conoscere «quanti aiuti ha versato la Svizzera ad altri paesi in relazione all’invasione dell’Ucraina?». E conclude chiedendo al Consiglio federale se ha «intenzione di aggiornare periodicamente e rendere pubbliche, ad esempio a cadenza di 6 mesi, le cifre sopra richieste?».