Accolta la mozione di Nicolet. Ora la palla passa in mano al Consiglio federale.
BERNA - Piccolo gesto per i produttori di latte svizzeri. Dopo il Consiglio nazionale, anche quello degli Stati ha accolto per 29 voti a 15, contro il parere del Governo e della sua commissione, una mozione di Jacques Nicolet (UDC/VD) che chiede di vincolare il sostegno versato per il latte trasformato in formaggio al rispetto dei prezzi indicativi delle filiere. Il dossier è ora in mano al Consiglio federale; Peter Hegglin (Centro/ZG), intervenendo a nome della commissione, ha affermato che questa misura rappresenterebbe un passo indietro in termini di politica agricola e comporterebbe un maggiore onere amministrativo.
Un simile provvedimento ostacolerebbe le possibilità del formaggio svizzero sui mercati di esportazione, ha affermato dal canto suo Benedikt Würth (Centro/SG), aggiungendo che bisogna tenere presente l'intera catena del valore e non introdurre nuova burocrazia.
Werner Salzmann (UDC/BE) ha invece parlato di una misura pratica ed efficace, sottolineando che la Confederazione potrebbe delegare gran parte del controllo all'industria. Con questo testo, la Confederazione può migliorare la situazione dei produttori di latte senza spendere più soldi, ha sottolineato il democentrista bernese.
La situazione dei produttori di latte è estremamente difficile, ha dichiarato il sindacalista Pierre-Yves Maillard (PS/VD). L'obiettivo di questo testo è garantire che le risorse pubbliche impiegate siano realmente indirizzate ai produttori.