Secondo la presidente della Confederazione se avesse voluto Vladimir Putin avrebbe potuto partecipare.
INTERLAKEN (BE) - La Svizzera non ha escluso la Russia dalla pianificazione della conferenza di pace sull'Ucraina, il paese di Vladimir Putin non è stato invitato perché aveva già detto di non voler partecipare: è l'argomentazione avanzata dalla presidente della Confederazione Viola Amherd, interrogata giovedì sul tema allo Swiss Economic Forum (SEF).
«Abbiamo lasciato aperta l'opzione della partecipazione della Russia fin dall'inizio», ha sostenuto la 61enne nel corso dell'evento politico-economico che si sta svolgendo a Interlaken (BE) e che è giunto alle 25esima edizione. Ma Mosca ha chiarito pubblicamente in diverse occasioni di non voler prendere parte alla conferenza. «Quindi non c'era bisogno di un invito», ha chiosato la responsabile del Dipartimento federale della difesa.
L'incontro, inoltre, non ha come l'obiettivo di mettere immediatamente sul tavolo un accordo di pace. «Dovrebbe essere un primo passo in un possibile processo», ha proseguito la giurista con laurea a Friburgo. L'ex avvocata ha lasciato aperta la questione della presenza della Russia a una seconda conferenza. «Questa possibilità esiste, ma c'è ancora molto lavoro da fare», ha detto.
A chi le ha chiesto se sia delusa dal fatto che il presidente americano Joe Biden non parteciperà alla conferenza Amherd ha risposto non sbottonandosi. «Sono molto contenta di incontrare finalmente la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris», ha affermato.
La donna politica in Consiglio federale dal 2019 ha anche approfittato del forum di Interlaken per chiedere agli imprenditori di aiutare la Svizzera nei suoi rapporti con l'Unione europea. «Abbiamo bisogno del sostegno dell'economia, la politica da sola non basta».
Amherd ha dichiarato che i negoziati con l'Ue sono una priorità del suo anno di presidenza e ritiene che sia possibile concludere le trattative con Bruxelles entro la fine del 2024. «Dobbiamo fare tutto il possibile per avanzare rapidamente», ha sottolineato. Dopo tutto, le relazioni con l'Ue «non sono negative», ha detto. «Hanno solo bisogno di essere inserite in un quadro», ha concluso, facendo così proprio l'auspicio espresso ormai da anni dalla controparte.