La pubblicità di Mediamarkt incentrata sulla famiglia Babbeo ha creato malcontenti soprattutto in Ticino: l’azienda ha spostato lo spot in seconda serata
BELLINZONA / ZURIGO - In Ticino aveva già fatto discutere. La scelta del cognome “Baluba” ha spinto la Rsi a interrompere la trasmissione della nuova campagna di Mediamarkt fino a che non lo si è cambiato nel privo di connotazioni razziali “Babbeo”. Ora è stato il turno del figlio Davide (Reto in tedesco e Kevin in francese): nello spot dedicato a lui infatti il giovane appare intento nella masturbazione mentre guarda una rudimentale pixel art rappresentante un rapporto sessuale. A Mediamarkt sono fioccate le proteste. Una lettrice, Sandra S.*, ci racconta: «Lo spot è stato trasmesso alle 19, quando guardano anche i bambini. È un colpo basso».
Come lei sono molti a essersi indignati, subito la catena di elettronica ha ricevuto una cinquantina di reclami. Mediamarkt ha così deciso di prendere provvedimenti. Un portavoce ce loconferma: «A causa delle lamentele abbiamo deciso di non più trasmettere lo spot “Figlio Davide”». Il clip è stato cancellato anche dal sito web della società.
Traccia del giovane intento nei suoi esercizi da cameretta, però, rimane nella pubblicità completa, di cui si è deciso di spostare l’orario di trasmissione. In Svizzera romanda andrà in onda solo dopo le 20 e in Ticino addirittura dopo le 22. «Sappiamo che la rappresentazione è esagerata e l’umorismo un po’ particolare delle nostre pubblicità non sempre piace. Con le nostre campagne ci piace polarizzare, ma non vogliamo offendere o scioccare qualcuno».
Publisuisse, che gestisce l’offerta commerciale della Ssr Srg, spiega che la maggiorparte di critiche sono arrivate dal Ticino. Seguono Romandia e Svizzera tedesca.
*nome noto alla redazione