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CANTONE / SVIZZERARitorno in patria: la SEM designa due organizzazioni

28.06.18 - 14:39
L'OIM si occuperà dei centri federali d'asilo (CFA) di Balerna-Novazzano, Boudry (NE), Berna, Basilea e Altstätten (SG). Il consultorio sarà invece presente nel CFA di Zurigo
Keystone
Ritorno in patria: la SEM designa due organizzazioni
L'OIM si occuperà dei centri federali d'asilo (CFA) di Balerna-Novazzano, Boudry (NE), Berna, Basilea e Altstätten (SG). Il consultorio sarà invece presente nel CFA di Zurigo

BERNA - La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha designato due organizzazioni che forniranno consulenza al ritorno in patria a richiedenti asilo collocati nei centri federali di procedura accelerata. Si tratta dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e del consultorio per il ritorno del Canton Zurigo.

I consigli saranno dispensati a partire dall'anno prossimo, ha indicato oggi la SEM. Questa consulenza è «un pilastro fondamentale della velocizzazione delle procedure».

L'OIM si occuperà dei centri federali d'asilo (CFA) di Balerna-Novazzano, Boudry (NE), Berna, Basilea e Altstätten (SG). Il consultorio sarà invece presente nel CFA di Zurigo.

L'obiettivo è quello di incentivare la partenza volontaria e regolare dei richiedenti asilo e di supportare gli interessati durante il processo di reintegrazione nei rispettivi Paesi d'origine. La misura ha un periodo di due anni e dopo un anno e mezzo la SEM procederà a una valutazione.

Consegnata petizione per vie legali e sicure per migranti - Una petizione che chiede vie legali e sicure per i migranti è stata consegnata oggi al Consiglio federale. I promotori, Aiuto protestante svizzero (HEKS/EPER) e Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR), hanno raccolto oltre 38'000 firme in tre mesi.

Il testo reclama anche di portare il contingente di rifugiati accolti dalla Svizzera a 10'000 persone all'anno, indica una nota dell'HEKS/EPER. Attualmente non esiste un contingente annuo. Nel 2018 è stato accolto un primo gruppo 3000 migranti e ne saranno accettati altri 2000.

«Ci auguriamo anche che la Confederazione si mostri più generosa nell'attribuzione di visti umanitari e borse di studio e nella politica di raggruppamento familiare», ha precisato all'agenzia Keystone-ATS Joelle Herren, portavoce di HEKS/EPER.

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