«Oggi ipotesi premature, non si sa come sarà la situazione questo inverno»
«Il vaccino può dare protezione sia alle persone vulnerabili che all’intera comunità»
BELLINZONA - Rendere obbligatorio il vaccino antinfluenzale stagionale - fin qui solo consigliato - per far sì che, in autunno e inverno, ci siano meno malati da “confondere” con chi invece potrebbe mostrare i sintomi da Covid-19? Questa ipotesi è presa in considerazione dalla Sanità di molti Paesi. È un'eventualità che potrebbe verificarsi pure in Svizzera.
«È innanzitutto opportuno sottolineare che non è possibile definire ora come sarà la situazione quest’inverno», ha specificato il medico cantonale Giorgio Merlani.
La possibilità che un vaccino venga reso obbligatorio, in modo da ridurre le persone potenzialmente infettate però è reale?
«La Legge federale sulle epidemie prevede in effetti che in caso di situazione particolare possa essere dichiarata l’obbligatorietà di una vaccinazione sia da parte della Confederazione (art. 6 LEp), sia del Cantone (art. 22 LEp). Quest’inverno vi potrebbe essere la possibilità che entrambi i virus circolino, ma ipotizzare oggi l’obbligo di vaccinazione è decisamente prematuro. Quel che è certo è che verrà fatta una campagna di sensibilizzazione al vaccino antinfluenzale molto più marcata, ponendo un accento particolare alla protezione che tale atto può dare sia alle persone vulnerabili che all’intera comunità».
Fosse imposta l'obbligatorietà per tutti, i costi per la vaccinazione verrebbero in seguito rimborsati dalla cassa malati, fatta ovviamente riserva della franchigia?
«Secondo la Legge sull’assicurazione malattia (LAMal) i costi sono rimborsati in base all’Ordinanza sulle prestazioni (OPre). Premesso che l’ipotesi a oggi risulta remota, spetterebbe al Consiglio federale adattare tale Ordinanza, sancendo le modalità di rimborso».