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CANTONEVoglia di leggere dopo il lockdown

03.06.20 - 06:35
Anche in Ticino la riapertura dei negozi ha portato un aumento della vendita di libri
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Voglia di leggere dopo il lockdown
Anche in Ticino la riapertura dei negozi ha portato un aumento della vendita di libri
Durante il periodo d'isolamento si cercavano romanzi e tanti libri per bambini

LUGANO - Finito il lockdown, è esplosa la vendita di libri. Perlomeno in Francia, dove uno studio condotto dall'Istituto GfK parla di un aumento delle vendite pari al 233% nella prima settimana di riapertura delle librerie.

Una voglia di leggere che dopo l'11 maggio, quando per la Svizzera è scattata la seconda fase del graduale ritorno alla normalità, si è fatta sentire anche in Ticino. «Durante la prima settimana di riapertura, abbiamo lavorato bene, meglio del solito» ci conferma Prisca Wirz Costantini, cotitolare della libreria Il Segnalibro di Lugano e membro del comitato dell'Associazione librai ticinesi.

Nel nostro cantone l'aumento delle vendite non è paragonabile a quello registrato in Francia, afferma la nostra interlocutrice, ma c'è comunque stato un incremento. Perlomeno durante le prime due settimane di riapertura.  «Difficile da spiegare, forse è anche dovuto al fatto che la gente aveva voglia di uscire di casa. E di tornare in libreria».

Tutti sul web - Sì, perché comunque durante il periodo di chiusura forzata, l'acquisto di libri era possibile online. «Noi avevamo già una piattaforma sul web, quindi durante il lockdown abbiamo potuto incassare qualcosina. Le vendite sono andate bene, ma mai come in libreria». E poi nel momento in cui le autorità hanno annunciato la riapertura dei negozi per l'11 maggio, «gli ordini online si sono fermati».

Voglia d'intrattenimento - Ma quali libri si cercavano durante il periodo d'isolamento? «Molti romanzi e anche dei saggi, e all'inizio tanti libri per bambini» osserva Wirz Costantini, che sottolinea anche il successo di libri legati a virus e pandemie, come “Spillover”. Ora che i clienti sono tornati in libreria, si constata ancora «molta voglia di titoli d'intrattenimento».

La classifica della libreria luganese al momento vede in testa “Un piatto di salute” scritto da Paolo Di Muro, medico del Cardiocentro. Seguito dal nuovo romanzo di Joel Dicker “L'énigme de la chambre 622”, non ancora disponibile in italiano.

Sono cresciuti i prestiti virtuali - La voglia di leggere si è fatta sentire, durante il lockdown, anche nelle biblioteche: la piattaforma Medialibraryonline del Sistema bibliotecario ticinese, lo ricordiamo, ha infatti registrato un notevole aumento di richieste. Se a gennaio e febbraio erano stati registrati circa 900 utenti al mese, ad aprile erano saliti a 1'835. Anche in questo caso le richieste riguardavano soprattutto la narrativa.

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