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BELLINZONA/BERNAQuadri: «Controlli sanitari per gli italiani che vengono in Svizzera»

10.06.20 - 16:32
Il Consigliere nazionale ticinese interroga Berna: «La situazione sanitaria in Lombardia non è sotto controllo»
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Quadri: «Controlli sanitari per gli italiani che vengono in Svizzera»
Il Consigliere nazionale ticinese interroga Berna: «La situazione sanitaria in Lombardia non è sotto controllo»

BELLINZONA/BERNA - Effettuare controlli sanitari ai cittadini italiani che entrano in Svizzera, visto che la situazione in Lombardia sul fronte dei contagi da coronavirus non è ancora stabile. È una delle richieste avanzate da Lorenzo Quadri in una interpellanza inoltrata al Consiglio federale per quanto riguarda l'apertura delle frontiere. Il Consigliere nazionale ticinese non perde occasione per far notare che inizialmente Berna aveva indicato come data di riapertura dei confini il 6 luglio. Poi la svolta. «Il 5 giugno, quindi due giorni dopo la riapertura dei confini da parte dell’Italia, il Consiglio federale, con una giravolta a 180 gradi, annunciava il ripristino della libera circolazione illimitata con la vicina Penisola (come pure con il resto dell’UE) per il 15 giugno. Ciò malgrado quello stesso giorno in Lombardia fossero stati annunciati ben 402 nuovi casi di contagi da coronavirus». 

Un cambiamento di rotta sulla quale Quadri chiede spiegazioni: «Perchè il Consiglio federale vuole aprire troppo presto, quando la situazione sanitaria in Lombardia non è sotto controllo?  Quale interesse ha la Svizzera nella riapertura frettolosa delle frontiere con l’Italia in considerazione del fatto che l’attuale situazione di “semichiusura” permette perlomeno di evitare l’arrivo quotidiano in Ticino di migliaia di padroncini e di lavoratori italiani in nero, che danneggiano gravemente l’economia locale, ed ha di fatto azzerato la criminalità transfrontaliera»?

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