In ordine di importanza vengono citate la Pensilina Botta, la zona della Rivetta Tell, la Foce di Lugano
La Città «non esclude tuttavia che vi possano essere anche altri luoghi in quanto questi variano in base a fattori quali intemperie ed interesse per le varie cerchie di giovani»
LUGANO - Le chiusure anticipate degli esercizi pubblici hanno portato i giovani a restare in strada. Un fatto questo che, interpellato da Raoul Ghisletta (e altri firmatari) in merito al tema degli assembramenti, il Municipio di Lugano non ha potuto nascondere.
Il monitoraggio - D’altra parte, proprio dai continui interventi di Polizia volti a risolvere il problema, come pure dalle costanti segnalazioni dei cittadini luganesi, è partito un monitoraggio da parte delle forze dell'ordine che ha permesso nell'ultimo mese e mezzo di individuare e censire altre zone degne di essere monitorate e definite a rischio.
Il luoghi "a rischio" - Nell'ordine di importanza vengono citate la Pensilina Botta, la zona della Rivetta Tell, la Foce di Lugano e alcuni autosili cittadini. «Non si esclude tuttavia che vi possano essere anche altri luoghi in quanto questi variano in base a fattori quali intemperie ed interesse per le varie cerchie di giovani» sottolinea l’Esecutivo cittadino.
Assembramenti al terminal - La Città si è detta infine consapevole del problema dell'assembramento di giovani al terminal bus durante il fine settimana, «cagionato dalla chiusura anticipata di esercizi pubblici, in particolare sulla scorta delle chiusure degli stessi in una prima fase alle ore 22:00 poi alle ore 19:00 e ora completa». «Ciò - viene precisato - ha avuto come conseguenza che parecchi giovani non sanno più dove trascorrere il resto della serata. All'inizio si era cercato di monitorare e contenere il problema, ma considerato l'importante numero di giovani presenti, il Municipio ha intrapreso i necessari passi volti al coinvolgimento anche della Polizia cantonale in supporto a quella cittadina».
Tuttavia «limitare l'accesso ai soli possessori di un titolo di trasporto valido», come si chiedeva nell’interrogazione, «non è una soluzione percorribile in quanto i distributori dei titoli di trasporto si trovano presso il terminal e pertanto non è possibile impedire ad una persona di acquistare il biglietto presso la pensilina Botta. Non da ultimo delimitare una zona imporrebbe l'uso di barriere fisiche che di fatto non possono essere fissate, costituendo quindi nel contempo un serio pericolo quali possibili corpi di lancio».