L'UDC chiede alle autorità di «muoversi velocemente» per proteggere «i cittadini, i commerci e gli immobili di Lugano».
L'obiettivo è quello di chinarsi sulla vicenda già nella prossima seduta di Gran Consiglio del 21 giugno.
BELLINZONA - Dopo il corteo non autorizzato tenutosi ieri per le strade di Lugano, il Gruppo UDC in Gran Consiglio ribadisce «la necessità» che venga creata una Task force ad hoc per l'ex Macello.
La rappresentanza democentrista in Parlamento ritiene infatti che la politica debba «agire velocemente» per tutelare i cittadini, i commerci e gli immobili di Lugano. «Ribadiamo la nostra ferma denuncia a ogni atto incivile, vandalico e fuori legge da parte dei manifestanti contro il patrimonio immobiliare pubblico e privato e contro le norme sanitarie», scrivono in un comunicato stampa. «Come pure agli atti di occupazione senza permessi di strade e piazze contro la quiete e la vita normale di chi vive e lavora a Lugano, senza dimenticare i turisti».
Il Gruppo UDC aveva già chiesto - con una mozione d'ordine in Gran Consiglia datata 31 maggio - di rimandare in Commissione salute e socialità il delicato rapporto che intendeva trovare una posizione mediatrice tra le parti. «Avevamo ritenuto che i fatti degli ultimi giorni mandavano in fumo i contenuti e i buoni propositi di tale rapporto. Alla luce della grave situazione che si stava creando e che evolveva di ora in ora, si doveva affrontare il problema a livello Cantonale ormai in un altro modo. Più concreto, celere, diretto e senza ambiguità».
Per questo ora il Gruppo UDC richiede alla Commissione e al Consiglio di Stato di «lavorare alacremente e in tempi strettissimi» per fare in modo che il prossimo 21 giugno il Gran Consiglio possa chinarsi sul problema.