Una trentina di associazioni, partiti e sindacati stanno organizzando la mobilitazione di sabato 9 aprile a Bellinzona
BELLINZONA - Porre le basi per un cambiamento a lungo termine verso una società sostenibile: è quanto si propone lo Sciopero per il Futuro, che oltre trenta associazioni, sindacati e partiti stanno organizzando per sabato 9 aprile a Bellinzona. Alle 14 partirà da Largo Elvezia un corteo che si concluderà in Piazza Governo, dove saranno presenti delle bancarelle informative.
L'organizzazione Sciopero per il Clima spiega che la mobilitazione è finalizzata a rivendicare una riduzione dell’orario di lavoro con uguale salario attraverso la settimana lavorativa di quattro giorni, ma anche pace, solidarietà internazionale e indipendenza energetica. «Con questo sciopero vogliamo attirare l’attenzione su tematiche attuali importanti come la guerra: allo stesso tempo non possiamo però dimenticare i problemi ambientali e sociali che sono sempre qui e non se ne andranno» afferma la 17enne Chiara «ed ecco perché scendiamo in piazza anche per ridurre le ore di lavoro, una strategia già provata e che vogliamo far funzionare anche qui».
Il principio ‘lavorare meno’ (per lavorare tutt*) «non dovrà mai essere considerato un lusso, uno sfizio personale o un privilegio, ma un programma minimo di civiltà e di progresso umano per evitare una catastrofe climatica incombente», spiegano da Sciopero per il Clima. Ma si scende in piazza anche alla luce di quanto avviene in Ucraina, «per chiedere la difesa incondizionata della pace, dei diritti umani e del diritto internazionale e la fine dell’escalation bellica in corso. L'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina e il diritto internazionale devono essere difesi con tutti i mezzi non violenti a nostra disposizione».
Allo stesso tempo questo conflitto ha messo a nudo un punto debole svizzero: da dove viene l’energia? La Svizzera come paese deve diventare indipendente energeticamente e deve farlo in modo sostenibile. Il 17enne Ariele dice che «c’è bisogno di questo sciopero e c’è bisogno di parlare di pace, una cosa che diamo per scontata ma non lo è: ora ritorniamo in piazza per la crisi climatica e per la pace!».
Il comitato di Sciopero per il Futuro è composto da Amnesty International, Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana, Associazione Traffico e Ambiente, Climatizzati, Coordinamento Donne della sinistra, Collettivo Campo Climatico, Extinction Rebellion, Forum Alternativo, Giovani Verdi, Gioventù Anticapitalista, Gioventù Comunista, Gioventù Socialista, Greenpeace Ticino, Iniziativa delle Alpi, Io l’8 ogni giorno, Movimento per il Socialismo, OCST, Partito Comunista, Partito Operaio e Popolare, Partito Socialista, Sciopero per il Clima, SEV, SISA, SSM, Swiss Youth for Climate, Syndicom Ticino, Verdi, VPOD, UNIA, USS, WWF Youth.