A Mesocco un antico forno è stato ristrutturato grazie a un contributo di 25mila franchi stanziato da Coop
MESOCCO - Nella frazione di Benabbia, all'entrata di Mesocco, località culla di storia e di antiche leggende, c'è un suggestivo angolo che apre una finestra sul passato di questo posto. Su una via di transito molto importante, la strada principale che porta al San Bernardino, si affaccia un piccolo forno. A vederlo da fuori sembra una minutissima casetta, entrandoci si scopre un focolare adatto a cuocere il pane. «Prima era un punto di ritrovo» afferma il sindaco Christian De Tann «dove ogni famiglia andava a cuocere il pane. Un'area che abbiamo rivalorizzato per non perdere un po' di quella tradizione centenaria che caratterizza il nostro paese. Ora le scuole potranno fare delle giornate didattiche sul posto, trovo interessante che anche i ragazzi possano vivere e conoscere un po' del nostro passato».
Fondo Coop
L'organizzazione di Coop prevede la suddivisione del territorio svizzero in regioni, ogni regione, attraverso il Comitato del consiglio regionale (CCR), gestisce un importo che annualmente viene destinato a uno o più progetti. «Nella nostra regione rispettiamo scrupolosamente una rotazione territoriale, affinché tutti i distretti, e in aggiunta il Moesano, ne beneficino» assicura la Presidente Michela Ferrari-Testa. «Tocchiamo i più disparati campi, dalla cultura alla socialità, dalla protezione dell'ambiente alla sostenibilità, dalla valorizzazione del territorio alla protezione dei beni culturali». Queste sponsorizzazioni dimostrano la vicinanza di Coop al territorio, un valore importante esplicitato dal consiglio regionale. I delegati regionali (in Ticino e Moesano 30 persone), si identificano nei valori cooperativi, «in quanto ambasciatori Coop sul territorio questo aspetto è fondamentale».
Far rinascere antiche emozioni
«Nel 2021 si è deciso di sostenere un progetto nel Moesano, per la ricerca del quale il CCR mi ha affidato l’incarico» spiega Carlo Frigerio, delegato. «Ho contattato un profondo conoscitore della Valle che risponde al nome di Brunetto Vivalda, che mi ha accolto nella sua Mesocco. Nel corso del sopralluogo sono passati in rassegna alcuni progetti che il Comune stava promuovendo fra i quali, appunto, la ristrutturazione dell’antico forno. Il progetto ha avuto il pieno appoggio del nostro collegio che è stato conquistato dal desiderio della popolazione locale di ridare vita all’antico cuore del manufatto, il forno, al fine di renderlo ancora funzionante permettendo in tal modo di far rinascere in determinate occasioni, quelle emozioni che animavano bambini, donne e uomini vissuti in tempi in cui l’economia familiare era basata sui prodotti ricavati, con grandi fatiche, dalla terra».