La seconda giornata di proiezioni ospita la prima svizzera dell'ultimo film ed eredità di Mantas Kvedaravičius
LUGANO - Lotte di società, lotte politiche e lotte armate. La seconda giornata del Film Festival Diritti Umani Lugano è tutta dedicata alle guerre perse in partenza, al voler comprendere, al voler fare meglio. In serata verrà proiettata per la prima volta in Svizzera l'eredità di Mantas Kvedaravičius: "Mariupolis 2".
9:30 - Come funziona il sistema giudiziario russo? Nella prima proiezione di giornata è la regista Nina Guseva con "The Case" a raccontarlo. Attraverso la storia di Kontastin Kotov gli spettatori potranno capire quanto possa essere difficile difendersi da un'accusa di tipo politico.
Il film verrà proiettato al Cinema Corso e seguirà un dibattito dal titolo "In un paese non libero. Il coraggio di manifestare per la libertà, il dovere di impegnarsi per i diritti umani". Interverrano lo storico Marcello Flores e il Responsabile Coordinamento Europa Amnesty International Italia Paolo Pignocchi.
13:30 - Della Zad si è sentito parlare anche in Svizzera, ma "L'étincelle", un documentario di Valeria Mazzucchi e Antoine Harari, vuole arrivare alla radice del movimento. Siamo fuori da Nantes, nella Zone à Défendre di Notre-Dames-des-Landes che copre 2mila ettari di bosco dove una moltitudine di persone diverse si interroga sui principi e le regole della società e sperimenta uno stile di vita alternativo.
La proiezione si terrà sempre al Cinema Corso al seguito della quale la giornalista Rsi Chiara Fanetti terrà un dibattito insieme ai registi del documentario al coordinatore Associazione Cittadini per il territorio Ivo Durish. Il tema: “Non stiamo difendendo la natura, noi siamo la natura che si difende”.
15:30 - Ieri al Corso, oggi al cinema Iride. Verrà proiettato per la seconda volta nell'ambito della kermesse il film "Yuni", di Kamilla Andini. La storia segue le vicende di una studentessa che si ritrova davanti a una scelta: seguire i suoi sogni o obbedire alla tradizione e piegarsi a un matrimonio forzato.
Non seguirà nessun dibattito.
17:30 - Il pomeriggio continua al Cinema Corso con la proiezione di "Europa", un film di Haider Rashid. Il racconto segue la rotta balcanica percorsa da Kamal che cerca di arrivare in Europa, ma viene braccato dagli agenti della polizia bulgara e dai cosiddetti cacciatori di migranti.
Il dibattito a seguire, "Fortezza Europa: la deriva dei Diritti", verrà moderato da Paola Nurger, giornalista Rsi, che discuterà insieme al ricercatore su asilo e migrazioni presso l’Ufficio Regionale per l’Europa di Amnesty International Matteo de Bellis e al fotografo Romano Maniglia.
18:15 - Si torna al cinema Iride con "The Return: Life after Isis", un documentario di Alba Sotorra che dà voce alle donne pentite di aver raggiunto l'organizzazione terroristica e che cercano oggi una nuova via.
In seguito verrà tenuto un dibattito dal titolo "Colpevole per scelta", moderato da Sarah Simic, progettista Associazione FRASI, e con ospite Eugenio Grosso, fotografo documentario e fotogiornalista.
20:30 - Chiude la seconda giornata "Mariupolis 2", film fortemente atteso al festival. Come si evince dallo stesso titolo, il regista Mantas Kvedaravičius torna nella sua città per documentare le vicende della guerra, guerra in cui poco dopo l'inizio dei lavori rimarrà ucciso.
Sul tema "Sopravvivere e resistere alla violenza della guerra" discorreranno Valeria Gavrikova, collaboratrice del regista e Irina Prudkova, giornalista e collaboratrice del regista, insieme a Emiliano Bos, giornalista Rsi, che modererà il dibattito.
I biglietti dell'evento sono acquistabili su biglietteria.ch.