La richiesta arriva tramite un'interpellanza inoltrata ieri in Governo.
BELLINZONA - Sul tavolo del Governo arriva una nuova interpellanza sulle vicende di molestie sessuali e mobbing da parte di un ex dirigente di Unitas ai danni di alcune donne dell’Associazione.
È il quarto atto parlamentare sull’argomento. Uno firmato dalla Lega, gli altri due da Marco Noi (i Verdi), il quale torna alla carica chiedendo al Governo di fare chiarezza sui risultati dell’audit e rendere noto l’intero rapporto nel rispetto delle vittime. Questa volta si arriva a chiedere se vi siano gli estremi affinché venga commissariata l'intera direzione Unitas e si invita il Consiglio di Stato a “inoltrare l’audit alla magistratura penale per un completamento d’inchiesta”. Proprio lunedì in un nostro articolo avevamo riportato il racconto di cinque delle trentina di persone che avevano reclamato e poi ribadito la richiesta di dimissioni degli organi dirigenti.
Nella lunga interrogazione (sette pagine e 13 domande rivolte al Consiglio di Stato) si accusa lo Stato di “mancanza di equidistanza”, dato che non ha ancora informato sui risultati dell’audit “tutte quelle persone che vi hanno partecipato come parti lese, mentre abbia già informato la dirigenza di UNITAS, sulla quale gravava più di un’ombra, permettendole di prendere visione di una parte del rapporto”.
Inoltre viene stigmatizzato il comportamento del Consiglio di Stato, il quale - secondo l’interpellante - sembra voler sottovalutare l’intera vicenda: “Non è ammissibile limitarsi a rilevare “la presenza di criticità di natura formale e organizzativa” e via dicendo. Qui bisogna evidenziare che si sono annunciate persone che hanno subito molestie e atti di mobbing da un alto dirigente di UNITAS, il quale ne sfruttava verosimilmente il loro stato di bisogno”.
Le tredici domande rivolte al Consiglio di Stato:
1. In occasione delle discussioni avvenute sul tema nell’Esecutivo, il Consigliere di Stato Manuele Bertoli – dirigente di Unitas per oltre un decennio prima di essere eletto nell’esecutivo cantonale - ha partecipato alle stesse o si è ricusato?
2. Se Manuele Bertoli non si è ricusato, non ritiene il CdS di dover rifare le discussioni in assenza di Bertoli, come per altro già capitato in altre occasioni quando un consigliere di stato si è trovato in una situazione conflitto d’interesse?
3. Intende il Consiglio di Stato sollecitare o ha già sollecitato la DASF affinché i risultati dell’audit vengano al più presto resi noti alle persone che vi hanno partecipato in veste di parti lese?
4. Ritiene possibile il Consiglio di Stato che il rapporto sull’audit possa essere anonimizzato ed essere messo a disposizione delle parti coinvolte per una migliore comprensione di cosa è successo?
5. Intende il CdS inoltrare l’audit alla magistratura penale per un complemento d’inchiesta affinché quest’ultima possa valutare se sono riportati reati non ancora in prescrizione e di cui non si era a conoscenza quando la magistratura ha decrertato il non luogo a procedere a causa dei termini di prescrizione?
6. Quante persone sono state sentite dai mandatari dell’audit?
7. Quante persone hanno affermato di aver subito atti di mobbing? A quali categorie appartengono tali persone (operatori/trici, utenti, volontari/arie)? A che periodo (mese e anno) risalgono i primi atti di mobbing e fino a quando (mese e anno) essi si sono protratti? Quanti atti di mobbing sono stati rilevati dall’audit? Quante persone secondo l’audit avrebbero esercitato mobbing e a quali organi dirigenti di Associazione e/o Fondazioni esse appartenevano al tempo dei fatti? Quante persone autrici di mobbing siedono ancora in organi dirigenti (Associazione e Fondazioni)?
8. Quante persone sono state oggetto di molestie sessuali o altri atti a sfondo sessuale? A quando risalgono (mese e anno) le prime molestie sessuali rilevate dall’audit e fino a quando (mese e anno) queste si sono protratte? Tali molestie sessuali sono da ascrivere ad un'unica persona? Quali organi dirigenti ha occupato tale persona nel periodo in cui si è macchiata dei fatti rilevati dall’audit? Quante di queste molestie o atti a sfondo sessuale sono state segnalate? A quali organi dirigenti? In che data?
9. Alla luce del rapporto Martinelli Peter, delle recenti reazioni del gruppo di utenti, soci/e, volontari/e e collaboratori/trici e dalle considerazioni formulate dalle e dagli interpellanti, ritiene ancora il CdS di poter aver fiducia nella dirigenza dell’Associazione e delle due Fondazioni di sostegno?
10. Alla luce del rapporto Martinelli Peter, delle recenti reazioni del gruppo di utenti, soci/e, volontari/e e collaboratori/trici e dalle considerazioni formulate dalle e dagli interpellanti, ritiene ancora il CdS che utenti, soci/e, volontari/e e collaboratori/trici possano aver fiducia nella dirigenza dell’Associazione e delle due Fondazioni di sostegno?
11. Alla luce del rapporto Martinelli Peter, delle recenti reazioni del gruppo di utenti, soci/e, volontari/e e collaboratori/trici e dalle considerazioni formulate dalle e dagli interpellanti, ritiene ancora il CdS che la qualità delle prestazioni (non solo tecniche ma anche relazionali) si garantita per tutte le persone che afferiscono alla UNITAS?
12. Non ritiene il Consiglio di Stato vi siano gli estremi per chiedere il commissariamento dell’intera direzione di Unitas e vincolare la concessione del sussidio alla UNITAS al cambio di dirigenza del Comitato e dei due Consigli di Fondazione?
13. Il Servizio vigilanza e controllo dell’Ufficio del medico cantonale ha mai effettuato controlli sulla qualità delle prestazioni offerte dalla UNITAS e sulla qualità percepita da utenti rispettivamente familiari e volontari/e? In caso affermativo, cosa aveva rilevato? In caso negativo, perché ciò non è avvenuto?