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BELLINZONA

Pioggia di firme contro la tassa di collegamento

Il Comitato interpartitico ha consegnato oltre 16mila sottoscrizioni alla Cancelleria dello Stato
Pioggia di firme contro la tassa di collegamento
Ti-Press (Alessandro Crinari)
Pioggia di firme contro la tassa di collegamento
Il Comitato interpartitico ha consegnato oltre 16mila sottoscrizioni alla Cancelleria dello Stato
BELLINZONA - Dieci scatoloni colmi di firme di cittadini ticinesi hanno oggi varcato i cancelli di Palazzo delle Orsoline. Come annunciato martedì scorso, infatti, è riuscita la raccolta firme relativa all'iniziativa popolare sull'aboli...

BELLINZONA - Dieci scatoloni colmi di firme di cittadini ticinesi hanno oggi varcato i cancelli di Palazzo delle Orsoline. Come annunciato martedì scorso, infatti, è riuscita la raccolta firme relativa all'iniziativa popolare sull'abolizione della tassa di collegamento.

Non hanno nascosto sorrisi e soddisfazione i membri del comitato interpartitico (UDC-Centro-PLR) promotore dell'iniziativa, del quale si sono recati a Bellinzona Claudio Isabella, Paolo Pamini, Gianluca Padlina, Fabio Kaeppeli, Cristina Maderni e Piero Marchesi. All'interno degli scatoloni sono state infatti accumulate 16'023 firme, oltre il doppio necessario per poter lanciare l'iniziativa (ovvero 7'000). «È un segnale evidente - precisa il Comitato Promotore - della contrarietà di una larga fetta della popolazione ticinese nei confronti di una misura inutile, pensata per fare cassetta senza apportare benefici concreti a livello di riduzione del traffico».

La tassa di collegamento, lo ricordiamo, è un'imposta (la cui entrata in vigore è prevista nel 2025) a cui dovrebbero essere assoggettati generatori di importanti correnti di traffico, come aziende e centri commerciali, che dispongono di 50 o più posteggi destinati alla clientela o/e al personale. Lo scopo della tassa, che ha un effetto indiretto sugli utenti (lavoratori e clienti), è quello di ridurre il traffico veicolare e finanziare il potenziamento del trasporto pubblico interno e transfrontaliero.

I promotori - come dichiarato a più riprese da Piero Marchesi - sostengono che la tassa costerà caro ai ticinesi (900 franchi all'anno), senza risolvere il problema del traffico.

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COMMENTI
 

Urca che roba 2 anni fa su tio
tutti soldi che verranno a mancare al trasporto pubblico .. vergognatevi

ElleElle62 2 anni fa su tio
16'023 persone che non hanno capito una beata mazza di quello che era la tassa in gioco.

Luisssss 2 anni fa su tio
SIETE RIDICOLI..... É proprio vero che non hanno nient'altro da pensare......

UtenteTio 2 anni fa su tio
Io posso anche essere favorevole, aiuterebbe ad eliminare i frontalieri che usano l'auto per recarsi al lavoro che viene tenuta ferma (il mezzo pubblico questo sconosciuto) ovvio basterebbe avere il coraggio di far pagare il dipendente giustamente, per chi ha paura per i grandi magazzini, con quello che incassano giornalmente 1.-/posteggio lo possono anche accantonare, lo hanno recuperato col primo acquisto appena aprono.

Thinks 2 anni fa su tio
Risposta a UtenteTio
Fammi capire.. Tu come molti altri sei favorevole ad autotassarti per non far utilizzare l'auto ai frontalieri che si recano al lavoro? Ma almeno lo sai che ci sono soluzioni (come quelle applicate in passato) per il trasporto dei frontalieri al posto di lavoro, eliminando la maggior parte del pendolarismo e soprattutto senza penalizzare i residenti??
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