L'UCT e L'APTdaiGP Ticino: «Abbiamo scritto una lettera al Consiglio di Stato, ma nessuno ci ha risposto».
CRESCIANO - «Nella predazione di Indemini del 26 maggio si è raggiunto il limite di danno rilevante che permetterebbe l'abbattimento del lupo». A scriverlo in un comunicato stampa sono l'Unione contadini ticinesi (UCT) e l'Associazione per la protezione del territorio dai grandi predatori (APTdaiGP Ticino). La nota riguarda «la predazione ferale di un gregge a Indemini, lo scorso 26 maggio, e la lettera inviata al Consiglio di Stato, in data 30 giugno, per chiedere l'abbattimento del lupo».
La predazione avvenuta ai Monti di Sciaga (indemini) «ha ricevuto scarsa attenzione dai media. In questo feroce attacco, un gregge di 33 ovini è stato ridotto a 15. Dieci capi morti sono stati rinvenuti in tempi successivi, mentre altri otto sono ormai irrimediabilmente dispersi e non ci possono essere dubbi sulla loro fine». Il gregge e la zona di predazione sono stati «ufficialmente considerati come non altrimenti proteggibili, per cui le condizioni per una procedura di abbattimento del lupo responsabile è stata raggiunta con i ritrovamenti avvenuti nell'ultima settimana di giugno».
In seguito a tale costatazione, «le nostre associazioni hanno scritto una lettera al Consiglio di Stato, con copia agli uffici competenti, richiedendo le sollecite verifiche del caso e la rapida emanazione di un decreto di abbattimento. La lettera è stata inviata in forma elettronica e cartacea il 30 giugno, ma non abbiamo ricevuto a ora nemmeno una conferma di ricezione. Per questa ragione pensiamo che l'informazione all'opinione pubblica sia diventata doverosa».
Se confrontato con altri cantoni, «il nostro non brilla per assiduità e zelo nel contrastare l'azione dei predatori mediante abbattimenti legali. I dati cumulativi fino a fine 2022 sono impietosi: 20 gli abbattimenti effettuati dal Canton Grigioni, 14 dal Vallese, 4 dal Canton Vaud, 3 da altri cantoni 2 dal Canton Berna e 1 ciascuno per Uri e Ticino. Questo, nonostante nel 2022 il nostro cantone abbia ad esempio subito le perdite di capi di allevamento proporzionalmente maggiori di tutti gli altri».
Nel frattempo «si stanno raggiungendo quest'anno i limiti di danno rilevante anche in altre regioni del Cantone il silenzio delle autorità diventa sempre più insopportabile. Consideriamo piuttosto problematico questo atteggiamento attendista e riluttante da parte delle nostre autorità e per questa ragione ci appelliamo all'opinione pubblica per ottenere un po' di sostegno».