Nonostante la pioggia e il vento, la prima edizione della manifestazione in Ticino è stata «sicuramente un successo»
BELLINZONA - Per le strade di Bellinzona: 80mila persone. Nonostante un inizio bagnato, le ultime due giornate della Festa federale della musica popolare in Ticino sono state un enorme successo. Ne abbiamo parlato con il presidente del comitato organizzatore, Andrea Bersani.
«Diciamo che la prima parte, ossia le giornate di giovedì e venerdì, sono state un po' così così». Il primo giorno della manifestazione, infatti, il tempo non è stato dei migliori e, per usare le parole di Bersani: «È stato bruttissimo». Il giorno seguente gli organizzatori hanno visto partecipare alla festa già più persone. Peccato che un grosso temporale abbia causato un fuggifuggi in serata.
«Insomma, siamo partiti con il freno a mano un po' tirato. Va però detto che la presenza c'è comunque stata: molte persone che hanno riservato il proprio posto in hotel lo hanno sicuramente fatto abbastanza tempo fa da non poter sospettare che il tempo non sarebbe stato dei migliori. A Bellinzona c'erano quindi comunque molte persone che sono uscite per le vie della città. Fortunatamente poi ieri la giornata è stata davvero molto bella». Unico disguido, ma prontamente risolto già in mattinata, era stato il palco allestito in Piazza Governo danneggiato dal vento durante la notte.
«Se devo dare un bilancio complessivo», continua Bersani, «sicuramente positivo. Anzi paradossalmente ancor più positivo per il fatto che siamo partiti con un po' di difficoltà. Anche se dobbiamo ancora fare calcoli e valutazioni, penso che possiamo parlare di più di 80mila partecipanti all'evento, un numero in linea con quello che ci aspettavamo».
Dal punto di vista finanziario l'aspetto più importante è quello dei pin, ossia delle spillette che i partecipanti potevano scegliere di acquistare per sostenere la manifestazione che si è tenuta per la prima volta - e gratuitamente - in Ticino accendendo così a una serie di sconti sul territorio. «Non tutti ovviamente erano disposti a comprarlo. Chiaramente si speculava di venderne proprio grazie all'afflusso di persone, ma vedremo presto quanti hanno deciso di aderire e potremo tirare qualche somma».
Dalle numerosissime foto arrivate in redazione si può sicuramente dire che, soprattutto negli ultimi due giorni, per le strade della Capitale c'è stato un clima di grande festa. Lo stesso Bersani ci racconta di essere riuscito a divertirsi nonostante «le mille cose a cui bisogna pensare, i problemi da risolvere, la gestione dello stress. Ma mi è piaciuto, mi sono gustato anche io la sfilata e sono riuscito a ritagliarmi qualche momento per sentire le bande che si fermavano spontaneamente a suonare nelle piazze e nelle strade di Bellinzona».
Anche il sindaco Mario Branda ha partecipato a questi giorni di festa di cui si dice molto soddisfatto: «Dal nostro punto di vista è stata una manifestazione riuscitissima a prescindere dai numeri e dalla pioggia che inizialmente ci ha un po’ messo in difficoltà. Abbiamo visto moltissima gente contenta che ha espresso la propria gioia nel partecipare all’evento e nel cogliere l’occasione per socializzare con persone provenienti da ogni angolo della Svizzera e di consolidare l’unione tra le diverse culture del Paese oltre, come detto, di far entrare di diritto l’evento nella storia della Città e di tutta la regione».
Duemila musicisti e 250 gruppi - Come già anticipato alcuni giorni fa, la manifestazione è stata animata da oltre 2mila musicisti e 250 gruppi. Oggi, domenica, è arrivata al suo culmine con un corteo che è riuscito ad attirare 35mila curiosi - già nella giornata di sabato, stando a una nota del comitato organizzativo, si poteva parlare della stessa cifra.
Secondo il Direttore generale dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti, inoltre, si può già parlare di ricadute economiche stimate tra i 12 e i 14 milioni di franchi su tutto il territorio ticinese. «Sull’arco di quattro giorni possiamo stimare 60'000 pernottamenti legati alla Festa».