Le scuole unificate potrebbero vedere la luce già a partire dall’anno scolastico 2025-2026.
LOCARNO - L'idea, che si è concretizzata in un primo formale passo con la firma del messaggio relativo da parte del Comune di Locanro - è quella di siglare una convenzione tra i comuni di Brione s./Minusio, Orselina e, appunto Locarno per l’istituzione, la gestione e l’organizzazione di un Istituto unico per la scuola dell’infanzia (SI) e la scuola elementare (SE).
Le ragioni di tale scelta - Da anni, gli istituti scolastici della collina «soffrono a causa di un numero esiguo di allievi che abitano in questa fetta di territorio locarnese. Ciò si è tradotto, a livello di scuola elementare, nella necessità di costituire una pentaclasse a Brione s./Minusio (annoverando anche gli allievi di Orselina) e, per quanto concerne Locarno Monti, in una situazione critica rispetto al mantenimento della seconda sezione. Per l’anno scolastico 2024-2025 i numeri portano infatti a dover costituire, anche in questo caso, una pentaclasse. Le proiezioni, inoltre, suggeriscono che se a Locarno Monti non sarà possibile ristabilire la seconda sezione di SE almeno per i prossimi cinque anni, Orselina e Brione s./Minusio dovranno invece creane appunto una seconda a Orselina», si legge nel comunicato.
Obiettivo - I tre Esecutivi intendono dunque fornire una risposta a questa situazione altalenante con una soluzione che garantisca una migliore gestione dal punto di vista del numero di classi e/o di allievi per classe, ma anche da quello della qualità e dell’efficienza del servizio reso. Di qui la proposta di «sottoscrivere la convenzione per un Istituto scolastico unico, per la quale il Municipio di Locarno ha appena firmato un apposito messaggio all’indirizzo del Consiglio comunale. Oltre al mantenimento delle tre sedi, evitando lo spostamento degli allievi verso il piano, il progetto è foriero di altri atout. Fra questi si intravedono benefici economici e legati all’acquisizione di una maggiore flessibilità. Senza voler stilare un elenco esaustivo, basti pensare alle facilitazioni di gestire un corpo docenti unico secondo i reali bisogni del territorio complessivo, alla possibilità di disporre di una Direzione pedagogico didattica e di un apparato gestionale/amministrativo più funzionali e adeguati al numero di allievi/sezioni o all’economia di scala nell’affrontare acquisti onerosi (apparecchiature tecniche, furgoni per il trasporto degli allievi, ecc.)», prosegue la nota.
Dall’anno scolastico 2025-2026 - Elaborata in collaborazione con l’Ispettorato scolastico cantonale sulla base di un modello già collaudato altrove, se i consigli comunali dovessero approvare la convenzione entro novembre 2024, le scuole unificate della collina potrebbero vedere la luce già a partire dall’anno scolastico 2025-2026. «Tuttavia - come si spiega nel Messaggio municipale - vista la particolare situazione prevista già per l’anno scolastico 2024-2025, è ipotizzabile che i tre Esecutivi si accordino affinché avvenga un primo passo già in precedenza».
Implicazioni finanziarie - Sulle necessità economiche, si è scelta la strada del “pro capite” per allievo. Per la Città, le valutazioni effettuate sulla base dei Consuntivi 2022 indicano i seguenti costi pro capite (già dedotti i contributi cantonali per le sezioni): CHF 5’200.- SI e CHF 2 6’400.- SE. I Comuni di Orselina e di Brione s./Minusio, inoltre, pagheranno in base al numero degli allievi domiciliati nel loro rispettivo territorio indipendentemente dalla sede di frequenza. Mentre i costi degli immobili rimarranno a carico di ciascun Comune sede.
Commento - «La convenzione per l’introduzione di un Istituto unico – spiega il Municipio – è frutto di un affinamento effettuato tenendo conto delle necessità e delle esigenze dei rispettivi Esecutivi che, di comune accordo, hanno deciso di portarla all’attenzione dei Legislativo locali ancora nella corrente legislatura. Siamo convinti che l’entrata in vigore della convenzione possa essere un’opportunità per ulteriormente migliorare la qualità delle nostre scuole». E il Municipio cittadino termina sottolineando che anche «l’spettorato scolastico, in costante contatto con la SeSCo, ha seguito e supportato l’intero iter procedurale, auspicando la messa in atto del progetto».