Sarah Hofmann gestisce lo spazio insieme al marito: «Ci aspettavamo il rinnovo». Badaracco: «Diverse ipotesi, la prima è il rinnovo»
LUGANO - «Non ci aspettavamo tutto questo sostegno. Siamo commossi». A dirlo è Sarah Hofmann, che gestisce insieme al marito il lido San Domenico, punto di riferimento dell’estate luganese, al centro delle cronache negli ultimi giorni.
La petizione - Il motivo "scatenante" è la petizione, divenuta virale, portata avanti da alcuni clienti storici dello spazio e rivolta alle autorità e al municipio di Lugano. «In un momento in cui la città sta ragionando su progetti e gestioni alternative al lido», gli oltre 4'000 di firmatari chiedono non si ponga fine a «questa realtà meravigliosa».
«Nessuna risposta» - «A gennaio abbiamo scritto al municipio per la richiesta di rinnovo - spiega a Tio/20min Sarah Hofmann - è un’opzione prevista dal nostro contratto, in scadenza a fine anno. Devo dire la verità: visti i risultati ci aspettavamo una risposta positiva. Ma non abbiamo avuto riscontri».
I numeri - La gestione di Sarah e Nick Hofmann è iniziata nel 2017. Comprende sia il lido (di cui sono custodi e gestori) sia la buvette (di cui sono gestori): «Siamo all’ottavo anno - continua Hofmann - le entrate sono più che duplicate: arriviamo anche a 250 ingressi al giorno».
Ampliamento del ristorante - I due, dopo non aver ricevuto risposta, hanno chiesto e ottenuto un incontro con Il capo dicastero cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco e il coordinatore Roberto Mazza. «Ci hanno risposto che l’intenzione era di portare a termine interventi strutturali, ampliando il ristorante». Secondo Hofmann «i lavori stravolgerebbero l’identità di un luogo che, con o senza di noi, è fantastico».
«Basta posti senz’anima» - Nella petizione, si sottolinea l’esistenza a Lugano di «troppi esercizi pubblici anonimi e senz'anima, dove il personale è del tutto estraneo alla nostra realtà». Al contrario, il lido San Domenico «è un autentico luogo d'incontro, con una proposta musicale originale, un’atmosfera unica e che impiega esclusivamente personale giovane e locale. Pensiamo che sia nell’interesse della città preservarlo così com'è».
«Dobbiamo avere una risposta» - A Sarah e Nick Hofmann piacerebbe che «anche il municipio riconoscesse il nostro lavoro. Noi non abbiamo un altro lavoro o altri locali cui appoggiarci. Chiediamo almeno il rispetto di dirci cosa ne sarà di noi».
L’interrogazione - Giovedì, diversi consiglieri comunali hanno presentato un’interrogazione al municipio chiedendo che l’esecutivo riconosca e sostenga «l'importanza di questa gestione che a oggi è stata in grado, da sola, di promuovere una cittadinanza attiva».
Entro la fine dell’estate si saprà - La decisione, come precisato da Badaracco, arriverà entro la fine dell’estate. «L’impostazione data dagli Hofmann è vincente e positiva - premette il capo dicastero - hanno fidelizzato la clientela, portando anche molti gruppi del territorio e della cultura indipendente a suonare. Se venisse a mancare uno spazio così, sarebbe un peccato».
Rinnovo o concorso? - Sul tavolo ci sono varie opzioni: «La prima - continua il vicesindaco - è il rinnovo con loro». Ci sarebbe da fare «un approfondimento sul tipo di esercizio pubblico, che abbia un'apertura regolare al di fuori degli orari e dei mesi di apertura del lido». Poi, per gli spazi pubblici, «specie quelli più "ambiti" e appetibili proprio come il lido San Domenico, c’è la via del concorso. Però, è tutto da valutare, compreso il bel lavoro fatto in questi anni»