Sua Maestà si presenta in versione stagionale e a chilometro zero. Grazie a due giovani visionari che lanciano uno stimolo al mercato.
MORCOTE - Sua Maestà la zucca, una delle grandi regine d'autunno, si presenta in versione stagionale e a chilometro zero. Grazie in particolare all'impegno di due giovani visionari: Davide Croci e Lorenzo Tognola, titolari della FutureFarmers che hanno piazzato una serie di bancarelle self service in varie località del Mendrisiotto e del Luganese.
Un mondo da conoscere – «Il concetto è quello di avvicinare ancora di più la zucca ai ticinesi – spiega Lorenzo –. Farla conoscere in tutte le sue varianti, e ce ne sono tante. L'iniziativa viene apprezzata anche dai turisti. Si può pagare in cash, con twint o con revolut. Tutto è presentato in maniera molto easy. Con prezzi modici, accessibili a chiunque».
Partiti in sordina – L'iniziativa Zucche Momò era partita qualche anno fa in sordina. Ora si sta ampliando. Le postazioni da quattro sono diventate nove, "contagiando" anche il Luganese. Nei prossimi anni saranno coinvolte anche località del Sopraceneri.
Uno stimolo per le aziende agricole – In un video realizzato a Morcote Lorenzo sottolinea: «La zucca è un prodotto del nostro territorio, che si conserva a lungo. Viene consumato tradizionalmente nelle cucine ticinesi. In Ticino abbiamo aziende molto competenti che possono produrre le zucche in modo top. L'idea è di stimolare queste aziende a mettersi in gioco. Per il futuro vorremmo che ogni regione ticinese riuscisse a produrre le sue zucche a chilometro zero e a promuoverle tra la popolazione locale».
Valenza sociale – Il progetto ha anche una grande valenza sociale. Ed è un aspetto che sta particolarmente a cuore a Lorenzo. «A gestire le bancarelle dal profilo della manutenzione e della pulizia sono infatti gli ospiti della Fondazione Sant'Angelo di Loverciano».
I tre pilastri – «Noi ci basiamo su tre pilastri – riprende Lorenzo –. Sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Percepiamo tanto affetto verso la nostra iniziativa. La gente è felice. Sia i ticinesi, sia i turisti. Addirittura c'è chi fa un'offerta senza prendere la zucca dalla bancarella. Ci sentiamo rincuorati da questo affetto inatteso. Vorrei ricordare inoltre il supporto essenziale al progetto dell'Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio».