La campagna di sensibilizzazione in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne di Amnesty International.
BERNA - «La Svizzera non è un’isola felice, al sicuro dal fenomeno della violenza di genere». In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Amnesty International, il gruppo DAISI - Donne Amnesty International della Svizzera Italiana - e Fondazione Diritti Umani Lugano aderiscono alla mobilitazione internazionale "16 giorni di attivismo contro la violenza sulle donne" rinnovando il proprio impegno di sensibilizzazione attraverso la campagna “Non ci siamo tutte, manca una di noi”.
Come aiutare le vittime - Oltre a sensibilizzare sulla realtà di un fenomeno che rimane in gran parte nel segreto delle mura domestiche, «le associazioni sottolineano la necessità di rimanere all’erta per poter cogliere gli appelli delle possibili vittime poiché chiunque ha un’alta probabilità di conoscere una donna che vive quotidianamente una forma di violenza di genere, sia essa evidente o nascosta», si legge in una nota stampa.
Per le associazioni promotrici è fondamentale lanciare un segnale di sostegno alle donne cui è impedito vivere liberamente le attività del quotidiano perché bloccate da una relazione improntata sul controllo, sia esso economico, fisico o psicologico.
«I numeri parlano chiaro» - «Tra le amiche, le conoscenti di tutte e tutti noi può nascondersi una donna che teme il proprio partner, con il quale vive una relazione abusiva. I numeri parlano chiaro: si stima infatti che in Svizzera circa due donne su 5 siano confrontate con una violenza fisica o psicologica durante la loro vita. Raggiungere queste donne, far capire loro che non sono sole e che la spirale di violenza può essere rotta è fondamentale», ha affermato Gabriela Giuria, responsabile Fondazione Diritti Umani Lugano e attivista per i diritti umani.
A livello nazionale, nel 2023, sono stati registrati dalle autorità 19'918 reati di violenza domestica – 54 al giorno. Un fenomeno che colpisce anche gli uomini, ma che ha maggiori conseguenze sulle vite delle donne, il 70,1% delle persone toccate nel 2023. 25 gli omicidi avvenuti nella sfera domestica: tra le vittime anche 4 bambine.
E in Ticino? - Nel proprio rapporto annuale, per il 2023 la Polizia cantonale ticinese riferisce di 1037 interventi in relazione a un disagio familiare, in leggero aumento (+6%) rispetto all’anno precedente. Nello stesso periodo sono diminuiti del 14% i reati denunciati d’ufficio che hanno viste coinvolte persone in coppia o ex partner (175 reati). In calo anche gli allontanamenti ordinati a protezione di persone coinvolte in episodi di violenza domestica, 60 casi ovvero il 24% in meno rispetto al 2022.
In Ticino nel 2023, i reati di stupro registrati in relazione alla violenza domestica sono stati 3, un caso in più rispetto all’anno precedente. In aumento, nel complesso, i reati di violenza carnale registrati nel cantone, 15 casi (12 nel 2022). (Fonte Statistica criminale di polizia - Rapporto annuale Ticino 2023).
Una campagna di sensibilizzazione - A partire da lunedì 25 novembre i manifesti della campagna “Non ci siamo tutte, manca una di noi” saranno affissi nelle stazioni di Bellinzona, Biasca, Mendrisio, Locarno-Muralto e Lugano. L’obbiettivo dell’azione è «avvicinare il maggior numero di persone al tema della violenza domestica, portando i contatti utili direttamente tra le persone in viaggio attraverso il Ticino».
Sui manifesti è visibile un codice QR che permette di accedere a una pagina dove sono raccolti i principali numeri utili della Svizzera Italiana in materia di violenza domestica. «Queste informazioni fondamentali possono così essere facilmente e discretamente accessibili per chiunque ritenga utile averle a portata di mano, per condividerle con un’amica a rischio o per sapere a chi rivolgersi in caso di necessità».
I numeri e i contatti utili:
Polizia: 117
violenzadomestica@polca.ti.ch
Ambulanza: 144
Servizio per l’aiuto alle vittime di reati: 0800 866 866
https://www.opferhilfe-schweiz.ch/it/
Stop feminizid: www.stopfemizid.ch/italianoinfo@stopfemizid.ch
Casa Armònia – Sopraceneri: 0848 33 47 33
Casa delle donne – Sottoceneri: +41 91 972 68 68 +41 78 624 90 70 (fuori orario)
consultorio@bluewin.ch