I tre giovani alla sbarra sono accusati di aver abusato sessualmente di una ragazza dopo una serata in discoteca.
Ma loro negano e parlano di rapporti consenzienti.
LUGANO - Una serata trascorsa in una discoteca del Sottoceneri e un incontro all'uscita dal locale che si trasforma di lì a poco in un'aggressione sessuale. In questa cornice avrebbe avuto luogo, il 25 settembre dello scorso anno, un presunto stupro di gruppo per cui tre giovani cittadini italiani, tra i 20 e i 21 anni, sono da oggi a processo davanti alle Assise criminali di Lugano.
Per tutti e tre, come riporta la RSI, la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis ha richiesto pene pesanti. Nove anni di prigione per il principale imputato, reo secondo l'accusa di aver abusato due volte della vittima. Sei anni e mezzo e sette anni di carcere per gli altri giovani, due fratelli, in quanto avrebbero partecipato in maniera minore ai fatti seppur la loro colpa sia stata definita «grave».
Per l'accusa infatti non ci sono dubbi: quella avvenuta lo scorso 25 settembre è stata una «violenza carnale» e non un «rapporto consenziente» come sostenuto dai tre imputati. La giovane, infatti, li avrebbe più volte implorati «di fermarsi» perché «le facevano male». E secondo l'accusa il suo racconto è stato totalmente credibile.
Per il trio, la Pp ha richiesto pure l'espulsione dalla Svizzera. Il processo continuerà nella giornata di domani con le arringhe degli avvocati difensori.