L'uomo era entrato in un distributore di benzina e si era fatto consegnare il contenuto della casa dopo aver minacciato la dipendente.
TRESA / LUGANO - Rapina, truffa e falsità in documenti. Sono i reati per cui è stato condannato a 18 mesi di carcere (pena sospesa per due anni) un cittadino italiano.
Lo riporta La Regione. L’uomo, a giugno dello scorso anno, con il volto coperto da un casco, era entrato in un distributore di benzina a Monteggio, minacciando con un taglierino una dipendente e facendosi consegnare il contenuto della cassa. Successivamente si era dato alla fuga. Fortunatamente nessuno era rimasto ferito.
Inoltre, è stato condannato per avere prodotto della documentazione fasulla attestante una malattia, ricevendo così dall’assicurazione oltre 4 mila franchi per indennità di perdita di guadagno.
Nei confronti dell’uomo è stata sancita l’espulsione dalla Svizzera per sei anni. La decisione è stata presa dalle Assisi correzionali di Lugano presiedute dal giudice Marco Villa.