A deciderlo il giudice dei provvedimenti coercitivi Paolo Bordoli.
LUGANO - Don Rolando Leo rimane in carcere. A deciderlo questa mattina il giudice dei provvedimenti coercitivi Paolo Bordoli. Accolta dunque la richiesta avanzata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni.
Il religioso, accusato di coazione sessuale, pornografia e atti sessuali con fanciulli resterà in carcere fino a metà novembre.
La Diocesi, nel frattempo, ha da tempo sospeso il prete dalle sue funzioni pastorali e all’interno della Curia.