Un'interrogazione dei Verdi chiede lumi sulla compatibilità con gli impegni presi per la protezione del clima.
BELLINZONA - A un mese dallo svolgimento della 23esima edizione del Rally Ronde del Ticino, con un'interrogazione preparata dai Verdi, quasi un terzo del Gran Consiglio ticinese ha deciso di interrogare il Consiglio di Stato sulla compatibilità della concessione di nuove autorizzazioni per i Rally cantonali e altre manifestazioni simili con gli impegni presi in materia di protezione dell'ambiente e del clima e di tutela della sicurezza stradale.
«Sappiamo ormai bene - spiegano gli interroganti - che oltre a comportare disagi importanti alla popolazione della regione interessata dalle gare, questa manifestazione genera importanti impatti ambientali e rappresenta rischi concreti per l’incolumità degli stessi automobilisti, delle persone presenti nei pressi del tracciato, così come quella di animali domestici e da allevamento che possono inavvertitamente trovarsi sul percorso». Per far fronte a questi tipi di rischi, l’evento necessita inoltre di notevoli dispiegamenti di forze dell’ordine e di risorse paramediche.
Oltre a tutto ciò, secondo Cristina Gardenghi e cofirmatari, le competizioni motoristiche come il Rally Ronde del Ticino promuovono pratiche di guida pericolose, inquinanti e in completo contrasto con le norme di circolazione vigenti e i vari programmi di sensibilizzazione messi in atto per giovani conducenti. «A seguito degli impegni presi nei confronti della popolazione per favorire l’avvento di una mobilità più sostenibile, ma anche di tragici eventi accaduti sul nostro territorio proprio a causa di comportamenti di guida spericolati (vedi tragedia di Grancia dello scorso febbraio 2), riteniamo che l’autorizzazione di gare di velocità con veicoli a motore su suolo pubblico, sebbene sia ammessa dalla Legge federale sulla circolazione stradale, non sia più compatibile con alcuni interessi pubblici preponderanti, come la protezione dell’ambiente e del clima e la tutela della sicurezza stradale», si legge sull'interrogazione.
Ecco le domande sottoposte al Consiglio di Stato: