Un'interrogazione interpartitica chiede al Governo di fare luce sul settore: tra cifre, situazione finanziaria e (eventuali) abusi
BELLINZONA - Una radiografia alle zone grigie nel settore degli alloggi destinati a uso turistico posti in locazione su piattaforme online come Airbnb ed Expedia. È quanto intende fare un'interrogazione interpartitica (primo firmatario Tiziano Galeazzi*) presentata ieri al Consiglio di Stato.
Il numero di questa tipologia di alloggi in Ticino ha superato le 3'000 unità. «Numeri che hanno portato il legislatore a introdurre alcuni correttivi». Ma il Cantone «ha una reale e aggiornata mappatura di queste attività?». La preoccupazione dei firmatari è legata al fatto che - con la memoria a quanto accaduto proprio nel recente passato con i crediti Covid - possa esserci chi «potrebbe approfittarne».
«Come si vorrebbe affrontare questo settore dal profilo fiscale?», chiedono Galeazzi e cofirmatari, che sollecitano l'esecutivo cantonale anche sugli incassi «in termini di tassa di soggiorno» generati dall'entrata in vigore delle nuove disposizioni di legge.
Viene inoltre chiesto al Governo anche se «sono stati denunciati i redditi percepiti dai proprietari» e se questi «corrispondono ai posti unitari messi a disposizione su queste piattaforme in rapporto al loro utilizzo reale», così come se si sono verificati degli abusi.
Le domande dell'interrogazione
*firmatari: Tiziano Galeazzi (primo firmatario), Matteo Quadranti, Sara Beretta Piccoli, Roberta Soldati, Fabio Schnellmann, Paolo Ortelli, Daniele Piccaluga, Sara Demir e Arnaldo Caccia