Mentre Swiss mette in discussione il collegamento Lugano-Zurigo, anche in Austria diverse rotte a cortissimo raggio sono a rischio
VIENNA - Prima o poi dovrà succedere: le tratte aeree a cortissimo raggio saranno sostituite da collegamenti ferroviari veloci. E mentre da noi Swiss mette in discussione il volo Lugano-Zurigo, anche in Austria sono a rischio diverse destinazioni nazionali di Austrian Airlines (compagnia interamente nelle mani di Lufthansa, così come Swiss). Lo ha di recente confermato il CEO Alexis von Hoensbroech in un’intervista rilasciata a ORF.
Le rotte attualmente sotto la lente della compagnia austriaca sono Vienna-Salisburgo, Vienna-Klagenfurt e Vienna-Graz. Quest’ultima è, per distanza, paragonabile alla nostra Lugano-Zurigo: si tratta di circa 145 chilometri (tra Agno e Kloten ce ne sono soltanto venti in più).
«I voli brevi non ci piacciono» ha detto von Hoensbroech, spiegando che la compagnia li interrompe volentieri se sono disponibili alternative valide. E dietro alle riflessioni di Austrian vi sarebbe la questione climatica. Anche se il CEO la relativizza: il traffico aereo sarebbe infatti responsabile, a livello mondiale, del 2,7% delle emissioni di CO2. «Rinunciando completamente a volare, non si salva il clima» ha affermato von Hoensbroech, sottolineando che una centrale a carbone genererebbe quindici volte più CO2 di tutta la Austrian Airlines.