I disagi estivi dell’Airtrain da tempo attivo tra Basilea e Kloten. Per l’ASPASI in Ticino l’opzione spingerebbe ulteriori viaggiatori a scegliere gli scali milanesi
LUGANO - Il volo tra Lugano e Zurigo si potrebbe trasferire sui binari. L’ipotesi di mettere i viaggiatori su un treno diretto all’hub di Kloten è stata ventilata, negli scorsi giorni, dal CEO di Swiss Thomas Klühr. E potrebbe essere presa in considerazione se con la messa in esercizio della galleria di base del Ceneri, prevista per il dicembre 2020, la ferrovia diverrà una valida alternativa al collegamento aereo. Insomma, un “treno navetta” (Airtrain) su cui si salirà a bordo direttamente col biglietto Swiss.
Uno scenario, questo, che non manca di suscitare la perplessità dell’Associazione passeggeri aerei Svizzera italiana (ASPASI). Quest’ultima, lo si legge in un comunicato diramato ieri - nutre infatti «forti dubbi che quanto definito dalla compagnia aerea come “valida alternativa”, ossia il trasferimento sul treno, possa essere effettuato senza perdite di passeggeri e dunque di quote di mercato da parte di Swiss». Già oggi - continua quindi l’ASPASI - «la tendenza è quella di preferire sempre di più gli scali milanesi».
Le cancellazioni per maltempo - Attualmente il volo verso l’hub zurighese - operato da Adria Airways - è a rischio di cancellazione in caso di maltempo, con la conseguente riprenotazione dei viaggiatori su successivi voli Swiss da Agno o di altre compagnie dagli scali milanesi, oppure il loro trasferimento sul treno verso Kloten. Ma il treno è davvero un’alternativa “comoda” al cosiddetto connecting flight? Forse no: proprio ieri la Basler Zeitung ha evidenziato i disagi del treno navetta per l’aeroporto da tempo attivo tra Basilea e Zurigo.
L'esperienza basilese - Il quotidiano basilese sottolinea che proprio durante quest’estate - in pieno periodo di partenze e rientri per le vacanze - il servizio diretto non è nemmeno disponibile a causa di lavori sulla linea, rendendo necessario un cambio di treno alla stazione centrale di Zurigo (secondo le statistiche delle FFS il collegamento con cambio di treno sarebbe comunque quello preferito). Operazione che, si legge, può risultare impegnativa con un bagaglio di venti chilogrammi. E si parla anche di treni sovraffollati, con passeggeri in piedi tra voluminose valigie. «Il viaggio per raggiungere l’aeroporto diventa così un fattore di stress». E questo su un collegamento ferroviario della durata di circa un’ora. Da Lugano, l’hub zurighese disterà - attraverso i due tunnel di base - poco più di due ore.
A Malpensa in auto o treno - Lo scenario ventilato da Swiss, evidenzia quindi l’ASPASI, rischierebbe soltanto di spingere ancora più viaggiatori a optare per gli aeroporti milanesi, soprattutto quello di Malpensa. Anche questo raggiungibile, a partire dalla fine di quest’anno, soltanto in treno o in auto (i bus non avranno più la concessione). Il servizio ferroviario diretto da Bellinzona e Lugano è partito lo scorso giugno, ma non senza i disagi dovuti a ritardi, soppressioni o scioperi in territorio italiano. Le FFS, come già riferito da tio/20minuti, forniranno appena il prossimo autunno un bilancio sul collegamento Ticino-Malpensa. Per ora si sa, comunque, che sul tratto finale tra Busto e l’aeroporto si contano giornalmente circa 650 passeggeri nelle due direzioni.
Una fase delicata per lo scalo di Agno - La considerazione del CEO di Swiss viene inoltre definita dall’ASPASI come «intempestiva e inopportuna». Per lo scalo luganese si tratta infatti di una fase delicata, in quanto al vaglio della politica c’è un messaggio milionario per il suo rilancio. Un rilancio che comprende anche l’allungamento della pista e un nuovo sistema di avvicinamento per limitare i disagi dovuti al maltempo.