Alla sbarra per il caso delle "olgettine" non solo il Cavaliere (che adduce problemi cardiaci) ma anche Mariano Apicella
MILANO - Slitta a maggio il processo che vede imputati a Roma l'ex premier Silvio Berlusconi e Mariano Apicella per la presunta corruzione per indurre il cantante alla falsa testimonianza sulle feste avvenute ad Arcore (Lombardia). A determinare il rinvio dell'udienza sono le precarie condizioni di salute del Cavaliere.
I giudici della seconda sezione penale hanno accolto la richiesta di legittimo impedimento avanzata dal difensore di Berlusconi, l'avvocato Franco Coppi. La corte ha sottolineato che «dalle cartelle cliniche presentate emergano seri problemi cardiologici».
Nei confronti di Berlusconi ed Apicella l'accusa è di corruzione. Al cantante è contestata anche la falsa testimonianza. Al centro del procedimento la presunta consegna di denaro, circa 157'000 euro (circa 168'000 franchi al cambio attuale), da parte dell'ex premier al cantante per dire il falso sul caso delle "olgettine" e sulle cene ad Arcore, dove Berlusconi possiede la Villa San Martino.