Lo ha detto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, rispondendo alle dichiarazioni rese da Zelensky a Cernobbio
MOSCA - La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio, dichiarando all'ANSA che «i territori russi non sono in agenda per i negoziati».
Mosca definisce però "territori russi" anche le regioni ucraine in parte occupate dalle truppe del Cremlino e le parole di Zakharova equivalgono quindi a un rifiuto di trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla.
È tornata poi a polemizzare - come già fatto in passato e con le argomentazioni più volte espresse - con il presidente ucraino.
«Chi può fidarsi di Zelensky dopo che ha chiesto i negoziati del marzo 2022 e li ha lasciati in aprile su pressione britannica?» ha detto all'ANSA la portavoce della diplomazia russa, rispondendo a una domanda sul nuovo piano di pace preannunciato dal presidente ucraino.
Quando le è stato chiesto se la Russia studierà "il nuovo piano" di Zelensky, Zakharova ha risposto di non avere idea di «cosa significhi nuovo piano».
Zakharova ha così ripetuto la narrazione di Mosca secondo la quale l'Ucraina avrebbe abbandonato i negoziati del marzo del 2022 su pressione dell'allora premier britannico Boris Johnson, il quale ha però sempre smentito questa versione dei fatti.
Zakharova ha inoltre dichiarato che nell'autunno del 2022 Zelensky yha firmato un decreto vietando all'Ucraina di negoziare con la Russiax e ha affermato che lo avrebbe fatto ysu pressione americana».
In realtà il decreto di Zelensky dell'ottobre del 2022 definisce "impossibile" la prospettiva di colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, non in generale con la Russia.
«Putin è il presidente russo che guida il Paese e determina il corso della politica estera», ha osservato Zakharova. yQuesta è la nostra politica: non abbiamo mai rifiutato i negoziati, nemmeno con l'Ucraina. Kiev lo ha fatto sotto la pressione occidentale», ha ribadito la portavoce del ministero degli Esteri russo.