Lo affermano fonti palestinesi, vicine ai colloqui, all'agenzia francese Afp. I primi 3 ostaggi liberi domenica prossima
TEL AVIV/GAZA - Hamas e la Jihad islamica hanno approvato l'accordo di tregua a Gaza. Lo affermano fonti palestinesi vicine ai colloqui all'agenzia francese Afp.
Due fonti palestinesi vicine ai negoziati a Doha hanno affermato che i gruppi palestinesi Hamas e Jihad islamica hanno approvato un cessate il fuoco a Gaza e un accordo di scambio di prigionieri.
«Le fazioni della resistenza hanno raggiunto un accordo tra loro e hanno informato i mediatori della loro approvazione dell'accordo di scambio (di prigionieri) e del cessate il fuoco», ha detto una fonte all'Afp a condizione di anonimato.
Un'altra fonte palestinese ha confermato la loro approvazione dell'accordo. L'accettazione da parte di Hamas e Jihad del piano che dovrebbe fare cessare le armi nella Striscia di Gaza, risulta anche a una grande tv panaraba come Al-Arabiya. «Hamas, la Jihad Islamica e il Fronte Popolare hanno accettato l'accordo su Gaza», scrive su X l'emittente emiratina, riportando quanto è stato riferito loro da «una fonte palestinese».
Secondo invece quanto affermato da una fonte israeliana citata dalla tv pubblica Kan, «l'annuncio dell'accordo tra Hamas e Israele avverrà al Cairo».
Secondo quanto avrebbero riferito delle fonti a Channel 12, la prima fase dell'accordo di tregua inizierà domenica, con la liberazione di tre ostaggi israeliani.
I media israeliani pubblicano gli step del rilascio degli ostaggi: il primo giorno verranno rilasciati tre ostaggi (donne civili e bambini); il settimo giorno quattro ostaggi; il 14esimo altri tre con priorità alle donne; il 21esimo altri tre rapiti; il 28esimo altri tre; il 35esimo altri tre. Nell'ultima settimana dell'accordo è prevista la liberazione di altri 14 rapiti.
La prima fase durerà 42 giorni. In totale verranno rilasciati 33 rapiti, la maggior parte vivi: bambini, donne, soldati, ultracinquantenni, uomini malati e feriti. In cambio Hamas ottiene 1000 detenuti condannati per terrorismo, rilasciati dalle carceri. Chi ha accuse di omicidi sarà rilasciato a Gaza, in Qatar o in Turchia. Nella prima fase i detenuti palestinesi appartenenti alla Nukhba (forze speciali di Hamas) non verranno rilasciati.
L'Idf si ritirerà dall'asse Netzerimi, che divide in due la Striscia di Gaza. Gli aiuti umanitari saranno aumentati a 600 camion al giorno. I residenti nel nord della Striscia potranno tornare alle loro case dal 22esimo giorno della tregua. Successivamente la maggior parte delle forze dell'Idf si ritirerà dall'asse Filadelfia.