Un giovane, in isolamento a Zagabria, è rientrato qualche giorno fa da Milano.
Anche uno dei due casi tirolesi sarebbe legato alla Lombardia, ma si attendono conferme.
VIENNA - Ci sarebbero i primi due contagi da coronavirus in Austria.
Lo ha riferito il governatore del Tirolo Günther Platter, citato dall'agenzia stampa Apa che aggiunge che una delle due persone sarebbe rientrata dalla Lombardia. Questa informazione non è ancora stata confermata dalle autorità.
La coppia, formata da due 24enni, è stata posta in isolamento in una clinica di Innsbruck. Attualmente i due presenterebbero solo sintomi lievi, e la loro vita non sarebbe in pericolo.
Primo caso anche in Croazia - Il premier croato Andrej Plenkovic ha confermato ai media l'esistenza del primo caso confermato di coronavirus. Si tratta di un giovane di rientro dalla Lombardia: avrebbe soggiornato a Milano dal 19 al 21 febbraio.
La persona presenta sintomi lievi e la sua vita non è in pericolo, secondo i medici. Ora è ricoverata in isolamento in un ospedale di Zagabria.
Raggiunta anche la Liguria - Il coronavirus è arrivato anche in Liguria, più precisamente ad Alassio. La conferma è arrivata oggi, in seguito ai prelievi effettuati ieri. Una persona è risultata positiva agli esami.
Fermi per ore al confine 2 bus dall'Italia (ats ans) - Due autobus della compagnia Flixbus, uno in viaggio da Lione (Francia) a Fiume (Croazia) via Torino, l'altro da Torino a Zagabria, sono rimasti oggi fermi per ore al confine croato a causa di controlli sanitari collegati al coronavirus effettuati dalle autorità di Zagabria. Lo conferma Flixbus all'agenzia italiana Ansa.
Il pullman diretto a Fiume è arrivato a destinazione con oltre sette ore di ritardo a causa dei controlli di frontiera. Quello diretto a Zagabria ha accumulato, per gli stessi motivi, un ritardo di più di otto ore e mezza.
Ieri la Croazia ha introdotto misure di controllo sanitario per tutte le persone provenienti dalle quattro regioni italiane considerate a rischio coronavirus: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Flixbus, per ragioni di privacy, non ha fornito dettagli su quante persone fossero a bordo dei due pullman, né la loro età e nazionalità. Tutti i passeggeri che viaggiavano sul pullman hanno potuto proseguire il viaggio dopo i controlli, conferma l'azienda.