Il ciclone tropicale si è abbattuto sul Paese all'inizio di marzo, lasciando dietro di sé una grande devastazione
LILONGWE - È destinato a superare quota 1'200 il numero delle vittime causate dal ciclone tropicale Freddy in Malawi: lo hanno reso noto le autorità mentre svanisce la speranza di ritrovare le persone disperse. La tempesta si è diretta contro l'Africa meridionale alla fine di febbraio, colpendo Madagascar e Mozambico per poi abbattersi sul Malawi all'inizio di questo mese in un ritorno dall'Oceano Indiano tanto raro quanto devastante.
Le inondazioni hanno infatti spazzato vie, case, strade e ponti, causando gravi danni alle infrastrutture e ostacolando così le operazioni di soccorso. Almeno 676 persone sono morte e 538 sono ancora disperse, secondo le autorità, ma la polizia ha detto che coloro che mancano all'appello sono presumibilmente deceduti, mentre le operazioni di ricerca sono ancora in corso in alcune aree.
«Stiamo ancora entrando in alcuni luoghi prima inaccessibili», ha detto il portavoce della polizia, Harry Namwaza. «Quando il processo sarà concluso allora sarà il tempo opportuno per dichiarare che i dispersi sono presumibilmente morti», ha aggiunto.
Se i dispersi in Malawi verranno considerati morti, potrebbe raggiungere la cifra di almeno 1400 il bilancio complessivo delle vittime di Freddy in tutti i Paesi colpiti. Il ciclone ha ucciso 165 persone in Mozambico e 17 in Madagascar, secondo le stime dell'Onu.