Harry Harris, diplomatico americano a Seul, è stato a lungo criticato per lo stile "coloniale" della sua chioma facciale
SEUL - Può un salto dal barbiere stemperare le tensioni diplomatiche fra due Paesi? La risposta è sì, perlomeno in Corea del Sud, dove ha ricevuto grande attenzione la decisione dell'ambasciatore a stelle e strisce Harry Harris di tagliarsi i baffi.
La chioma facciale del diplomatico americano è stata oggetto di numerose critiche nel Paese asiatico, che - lo ricordiamo - è un alleato militare degli Stati Uniti.
Il motivo delle tensioni? Harris ha origini giapponesi da parte della madre. Il popolo sudcoreano ricorda con risentimento il periodo coloniale vissuto sotto il dominio di Tokyo, dal 1910 al 1945. E i baffi del diplomatico sembrano richiamare quello che era lo stile adottato dai generali nipponici all'epoca.
Nel fine settimana, il diplomatico ha pubblicato - sul profilo Twitter dell'ambasciata americana a Seul - un filmato della sua "gita" dal barbiere. «Felice di averlo fatto. Si trattava di scegliere fra i baffi e la mascherina. L'estate di Seul è troppo calda per entrambi», ha scritto Harris, che in passato aveva sempre liquidato le «puntigliose» critiche, parlando di semplice scelta personale.
With help from his Senior Advisor @sykimsy, @USAmbROK Harris visited a classic local barbershop to become a little "cooler" during the hot summer months. Curious about how it went? Watch the video to find out more. pic.twitter.com/cpabketRfd
— U.S. Embassy Seoul (@USEmbassySeoul) July 25, 2020