Il fatturato è cresciuto su base annua del 6%.
GINEVRA - Affari in netta crescita nel primo semestre per Givaudan: la multinazionale ginevrina, numero uno al mondo nel settore degli aromi e dei profumi, ha visto il fatturato salire a 3,7 miliardi di franchi, con una progressione su base annua del +6% che sale al +13% a perimetro costante e al netto degli effetti valutari. L'utile netto ha fatto un balzo del 31% a 588 milioni.
«Siamo molto soddisfatti della nostra forte performance nella prima metà del 2024, guidata da un alto livello di crescita dei ricavi con progressioni dei volumi in tutti i mercati, segmenti e gruppi di clienti, cosa che si traduce in un'ampia serie di risultati finanziari leader del settore», afferma il Ceo Gilles Andrier, citato in un comunicato.
Come d'abitudine il gruppo rinuncia a fornire indicazioni concrete sul prosieguo dell'esercizio. Vengono comunque confermati gli obiettivi di medio termine, che vertono su una crescita organica del fatturato del 4-5% all'anno.
La reazione della borsa alle novità odierne è stata negativa: nella prima ora di contrattazioni l'azione è arrivata a perdere il 6%, dimostrandosi il meno ispirato fra i 20 titoli che compongono l'SMI, l'indice principale elvetico. Va peraltro detto che il valore ha dietro di sé mesi molto positivi: dall'inizio il corso è salito del 23% e sull'arco di un anno la performance è del +50%.
Givaudan è stata fondata nel 1895 a Zurigo da due fratelli, Léon e Xavier Givaudan, ma le sue radici vengono fatte risalire sino al 1768 e alle profumerie di Grasse, in Provenza. Nel 1898 l'azienda si spostò a Ginevra e creò uno stabilimento a Vernier. Oggi il gruppo è presente in tutto il mondo con decine di siti di produzione. Givaudan stima che la sua quota di mercato nei settori di attività di sua competenza sia la più ampia fra le imprese attive nel ramo.