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BELLINZONAEurope stregati da Bellinzona. «Stiamo pensando di restare un giorno o due in più»

24.06.24 - 06:30
La leggendaria band svedese sarà il 29 giugno a Castle On Air. Il tastierista Mic Michaeli ci ha raccontato cosa accadrà nei prossimi mesi
IMAGO / TT
Europe stregati da Bellinzona. «Stiamo pensando di restare un giorno o due in più»
La leggendaria band svedese sarà il 29 giugno a Castle On Air. Il tastierista Mic Michaeli ci ha raccontato cosa accadrà nei prossimi mesi

BELLINZONA - Joey Tempest (voce), John Norum (chitarre), Mic Michaeli (tastiere), John Leven (basso) e Ian Haugland (batteria). Sono gli Europe, una delle band più leggendarie della scena hard rock europea. Non da oggi, non da ieri, ma da più di 40 anni, fin dall'anno della pubblicazione dell'album che porta il loro nome. Anche se il successo planetario arriva nel 1986 con "The Final Countdown", sull'onda di un brano che tutti, ma letteralmente tutti, conoscono.

Sabato 29 giugno gli Europe saranno a Bellinzona per l'atto conclusivo del festival Castle On Air. Apertura porte alle 19, con Dj set di benvenuto a cura di Radio 3i. A riscaldare l’atmosfera ci penseranno i Sinplus, band locarnese che ha già aperto concerti per The Darkness o Mando Diao. Alle 21 Tempest e soci s'impadroniranno del palco, per una serata nel segno del rock e delle emozioni. Ne abbiamo parlato con Mic Michaeli.

Sarete gli ultimi protagonisti di Castle On Air e avrete l'occasione di suonare in una location decisamente speciale. Vi siete mai esibiti nella corte di un castello medievale?
«Ci è già capitato di suonare in luoghi dove è presente un castello, ma è la nostra prima volta a Bellinzona. Ho visto alcune foto di Castelgrande e sembra davvero fantastico. Tanto che con gli altri (membri della band, ndr) abbiamo parlato della possibilità di restare un giorno extra, magari due».

Solo poche settimane fa eravate sul palco a Lucerna: che rapporto avete con la Svizzera?
«Abbiamo un legame forte e di lunga data con la Svizzera. Abbiamo registrato l'album "The Final Countdown" in un piccolo villaggio vicino a Zurigo chiamato Maur (presso i Powerplay Studios, ndr). È così che è nata la nostra storia d'amore con questo paese. Ogni volta che siamo in tour la Svizzera viene puntualmente inclusa».

Leggo sul vostro sito ufficiale: «40 anni e nessuna intenzione di fermarsi!». Cosa verrà dopo questo tour europeo?
«Abbiamo girato molto dalla fine dello scorso anno e all'inizio di questo siamo andati in Giappone e Taiwan. Quest'estate sarà nel segno dei festival in tutta Europa. Siccome è da molto tempo che non pubblichiamo un disco, pensiamo che sia giunta l'ora. Abbiamo iniziato a scrivere dei pezzi e continueremo a farlo in autunno. La speranza è di entrare in studio all'inizio del 2025».

Il vostro singolo più recente, "Hold Your Head Up", è puro sound Europe. Ci possiamo aspettare lo stesso per l'album?
«In realtà non lo sappiamo ancora, è difficile dirlo a questo punto. Una volta scritte le canzone vedremo cosa salterà fuori, anche se ci sarà almeno una certezza: hard rock con belle melodie e un suono magniloquente. È ciò a cui miriamo».

Senza dimenticare che state lavorando anche a un documentario, "Europe - The Movie".
«Vero! Stiamo apportando gli ultimi ritocchi. L'intenzione era di pubblicarlo lo scorso anno, ma non abbiamo fatto in tempo. Dovrebbe uscire prima della fine del 2024».

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