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CANTONERabbia, ansia e tristezza: compagne degli adolescenti ticinesi

25.06.24 - 16:40
Il disagio giovanile in Ticino in uno studio del Dipartimento della sanità e dalla socialità. Le cifre non possono lasciare indifferenti.
Foto Deposit
Fonte DSS
Rabbia, ansia e tristezza: compagne degli adolescenti ticinesi
Il disagio giovanile in Ticino in uno studio del Dipartimento della sanità e dalla socialità. Le cifre non possono lasciare indifferenti.

BELLINZONA - Sono sempre più arrabbiati, ansiosi e tristi: stiamo parlando dei ragazzini e delle ragazzine ticinesi - quelli tra gli 11 e i 15 anni - il cui ritratto psico-affettivo è uscito da un paio di studi voluti dal Dipartimento della sanità e della socialità per aggiornare le politiche di promozione e prevenzione in ambito di salute previste dal piano "Strategia 2030".

Aggiornamenti - ha detto il direttore del dipartimento Raffaele De Rosa durante la presentazione di oggi (25 giugno) a Palazzo delle Orsoline - che servono a integrare «i programmi di azione cantonali che saranno poi presentati in autunno».

Dal dossier confezionato dal Medico responsabile del Servizio di promozione e valutazione sanitaria, Martine Bouvier Gallacchi, i dati del disagio giovanile - basati su autodichiarazioni - si ritrovano nelle percentuali che rappresentano il quadro più recente degli stati d'animo che sembra siano di casa in coloro che attraversano il periodo che va dalla fine dell'infanzia alla pre-adolescenza.

Rabbia, ansia, tristezza: aumenta il disagio - Il 58,3% degli intervistati ha ammesso di provare stati di rabbia, (nel 2018 il dato si attestava al 42,9), mentre si dichiara ansioso il 54,6% (contro il 38,1% del dato precedente); sale il sentimento di tristezza fra i giovanissimi, infatti lo prova il 50,1% del campione (era al 38,2 la percentuale precedente), così come fa un balzo in avanti anche la stanchezza (si sente così il 70,9% contro il 63% del 2022).

«Un trend in aumento non significa necessariamente che sia negativo - ha spiegato la dottoressa Bouvier Gallacchi - perché questi sintomi vanno visti in un preciso arco temporale. Se uno dichiara di essere arrabbiato perché ha litigato con il proprio genitore ma dopo qualche ora la cosa passa non dobbiamo preoccuparci. Se resta con quel sentimento per mesi, beh allora è ovvio che va fatta ben altra valutazione».

Aumentare il benessere e la qualità dello stato di salute: la lotta al tabagismo e i nuovi fumatori "elettronici" - L'indagine ha toccato altre aree di interesse in ambito di salute: come quella del tabagismo. Il Medico responsabile del Servizio di promozione e valutazione sanitaria ha rilevato come vi sia «un cambiamento e la tendenza è positiva», grazie a un calo di fumatori, che però «si sono spostati sulla sigaretta elettronica o sul tabacco riscaldato».

In calo il consumo di alcol - Cala anche il consumo di alcol, mentre seppur ancora «un quarto della popolazione è in sovrappeso» la promozione dei corretti stili di vita sembra funzionare visto che »migliora l'alimentazione» delle persone che si dimostrano sempre più attente a tavola.

De Rosa, «prevenzione per gruppi di popolazione specifici» - E sulla prevenzione ha insistito proprio il capo del DSS: «La salute è una risorsa determinante per lo sviluppo psico-fisico ma anche economico di ogni individuo» e la prevenzione anche «per gruppi di popolazione specifici» un punto fermo come la «promozione di salute con un approccio più olistico, che tenga conto di tutte le dimensioni che partecipano al benessere della persona».

Per far questo, ha sottolineato, oltre all'Agenda 2030 con «i 17 obiettivi dell'OMS» vi sono le strategie nazionali e i suoi pilastri fondanti. «Promuovere un'alimentazione sana ed equilibrata, un'attività fisica sufficiente e a tutte le età (dallo stare all'aria aperta alle passeggiate nei boschi) e la salute mentale e il benessere in senso come dicevo prima olistico».

La speranza di vita in Ticino: 86.6 per le donne, 82.3 per gli uomini - Benessere che allargato alla "speranza di vita alla nascita" si attesta a 86.6 anni per le donne (in Svizzera è di 85.5) e di 82.3 per gli uomini (il parametro confederale è di 81.6). Il Ticino detiene il primato del Paese quanto a indice di vecchiaia. «Beh, vuole anche significare che lo stato di salute dei nostri anziani è molto diverso e migliore rispetto a 20/30/40 anni fa» è la considerazione del medico Bouvier Gallacchi.

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