Con "Corpi" kandrax propone una visione del corpo umano come veicolo di espressione personale, libero dal giudizio altrui
BRISSAGO - Il culto del corpo, la ricerca di una perfezione da presentare agli altri. Ne parla "Corpi", l'ultimo singolo targato kandrax, uscito da qualche settimana su piattaforme e negozi online. «L’ispirazione mi è venuta da una discussione con un collega che si fa di testosterone con l’illusione di riuscire a sviluppare un collo taurino, che per lui è simbolo di mascolinità» spiega il musicista e produttore ticinese, all'anagrafe Andrea Trombin Valente.
«Ho notato che molte di queste persone ossessionate dal proprio corpo rimangono affascinate da persone come me. Ovvero da persone con una fisicità pesante e che non si curano assolutamente dei chili di troppo». Si tratterebbe di «fascinazione di fronte all'ignoto», afferma kandrax con una battuta. «Alcuni palestrati si domandano, senza capire, come sia possibile che una persona grossa non si adegui alle pressioni sociali, e anzi riesca pure a essere felice, e soddisfatta della propria vita di coppia».
Quella proposta da kandrax è una visione del corpo umano come veicolo di espressione personale, libera dai condizionamenti di quello che è il giudizio altri. Lo strumento è il racconto di un incontro apparentemente banale tra due persone al bar.
La scelta musicale è ricaduta su un pop orecchiabile e attento alle dinamiche radiofoniche, in linea con quelle che sono le radici dell'artista locarnese. Ad arricchire la composizione c'è un sottofondo ritmico più acustico che dona calore e contrasto alla melodia principale - e che crea un'atmosfera anni '90. Il cantato è affidato a uno dei vocalist di fiducia di kandrax. «Io sono un musicista mediocre, o meglio: dilettante. E canto malissimo» spiega ancora Andrea. «Ma mi riconosco un talento: ascoltare una pessima demo e sentire nella mia testa come potrebbe suonare, una volta arrangiata. Il sound design del pezzo mi è chiaro quasi da subito».