Il ticinese in Ticino? L’operazione è complicata e potrebbe creare problemi.
Nel contratto del 28enne prevista una clausola-retrocessione.
LUGANO - Matteo Tosetti pronto a rientrare a Lugano? Quella che con la retrocessione del Thun è sembrata una possibilità concreta, potrebbe rimanere solo una suggestione.
A frenare una trattativa parsa invece pronta a essere chiusa velocemente potrebbero essere fattori diversi. Tutti importanti. Tutti “pesanti”.
Il 28enne centrocampista è uno dei pezzi pregiati del club biancorosso e potrebbe fare le fortune di molte squadre di Super League; una sua partenza non è però certa. Neppure tenuto conto della Challenge League. Lungimiranti, al momento delle firme i bernesi hanno infatti inserito nei contratti dei loro giocatori una clausola-retrocessione. Niente “liberi tutti” quanto, invece, nuovi parametri riguardanti lo stipendio. Il ticinese, come i compagni, nella serie cadetta guadagnerà circa il 45% meno di quanto avrebbe fatto giocando in compagnia delle big del nostro calcio.
“Questo potrebbe spingere molti a chiedere la cessione e avvicinare dunque un trasferimento”, direte voi. Giustissimo. Ma alla bottega del presidente Markus Lühti i prezzi sono alti e gli sconti non contemplati. Tradotto: il Lugano o chiunque vorrà ingaggiare Tosetti dovrà spendere. 300’000 franchi almeno. E in questo particolare mercato non sono molti quelli disposti a mettere sul piatto tale cifra.
Fosse anche trovato un accordo tra i club, un altro possibile freno alla discesa in Ticino del centrocampista potrebbe poi riguardare il suo stipendio. Una “paga” sicuramente importante e che potrebbe creare malumore in alcuni elementi del gruppo. Al momento, dunque, i “contro” al ritorno a Cornaredo del ticinese sembrano molto più dei “pro”. Poi, si sa, il mercato sa regalare velocissimi ribaltoni...