L'ex presidente del club bianconero Angelo Renzetti: «Il mercato? Manca l'ultimo passo».
Sabato sera i bianconeri affronteranno il primo impegno del girone di ritorno, affrontando lo Young Boys a Berna.
LUGANO - Da ormai alcuni mesi Angelo Renzetti assiste allo spettacolo dall'esterno, senza pressioni e senza stress. Dopo undici anni incredibili vissuti sulla cresta dell'onda, oggi l'ex numero 1 del Lugano può finalmente godersi un mare senza onde. «Se mi manca il ruolo di presidente? Assolutamente no. Mi dico spesso che sono stato pazzo a far quello che ho fatto. Ora sto bene e finalmente sono tranquillo».
Dove ci eravamo lasciati? Con il Lugano quarto in classifica a quota 30 punti e ancora in corsa per la Coppa Svizzera. Ma che squadra ritroveremo sabato sul sintetico di Berna? A fronte delle partenze di Abubakar, Lungoyi e Monzialo, i bianconeri - ad oggi - hanno ingaggiato "soltanto" tre giovani di prospettiva, ovvero Durrer, Aliseda e Haile-Selassie. Si può parlare di mercato deficitario? «Mi aspettavo un paio di innesti importanti - ha continuato Renzetti - Avendo nel mirino sia l'Europa che la Coppa Svizzera penso che l'opera non sia completa. Attendiamo dunque la fine della sessione invernale per esprimerci definitivamente. Allo stato attuale penso si possa affermare tranquillamente che manca l'ultimo passo. Bene per i tre giovani di prospettiva, che confermano la linea intrapresa dalla società».
Fra le (tante) certezze dalle quali potrà ripartire il Lugano c'è senza dubbio Mattia Croci-Torti: «Sta facendo bene a 360 gradi e ha tutti i requisiti per continuare a crescere, insieme alla squadra. Tuttavia anche lui dev'essere aiutato dalla società, che gli deve mettere a disposizione una rosa all'altezza per ambire all'Europa e alla Coppa».
Capitolo-Sabbatini. Davvero il club ticinese rischia di perdere il suo capitano? «È un po' il gioco delle parti, al quale spesso anch'io ho assistito negli anni passati. Non credo proprio che il Losanna, a rischio retrocessione, sia interessato a prendere Sabbatini. È una società che sta lavorando con i giovani e che - vista l'incertezza in cui naviga - non ha alcun interesse a offrire un contratto a lungo termine a Sabbatini. È un giocatore radicato, che molto probabilmente chiuderà la carriera a Cornaredo. Da come la vedo io, a Lugano gli hanno offerto un contratto al ribasso e alla luce di ciò l'entourage del giocatore sta cercando di strappare un accordo migliore».