Alle 14 al Wankdorf si gioca la finalissima. Il Lugano, spinto dai 9’500 in arrivo dal Ticino, vuole prendersi la Coppa.
I bianconeri di Croci-Torti vogliono riportare il trofeo in Ticino, dopo il trionfo sul GC datato 1993.
BERNA - Tutti a Berna per riscrivere la storia. Con la spinta dei 9’500 in arrivo dal Ticino - in molti sono partiti all’alba proprio per raggiungere la Capitale -, alle 14.00 il Lugano andrà all’assalto della Coppa Svizzera.
Guidati dal proprio condottiero, quel Mattia Croci-Torti che ha saputo unire e caricare alla grande il popolo bianconero, Sabbatini & Co cercheranno di prendersi la Coppa sfuggita d’un soffio 6 anni or sono. Lì si giocava al Letzigrund contro uno Zurigo ferito e già retrocesso, oggi al Wankdorf i ticinesi dovranno vedersela col San Gallo di Zeidler, avversario in salute e decisamente spigoloso.
Entrambe affamate e con una voglia matta di mettere le mani sul trofeo - ai biancoverdi brucia ancora la sconfitta dello scorso anno col Lucerna -, le due squadre saranno divise probabilmente dai dettagli. Servirà pazienza, servirà la massima attenzione e saper colpire al momento giusto, con il “fattore” del campo sintetico - sullo sfondo strappi e ripartenze fulminee - da non sottovalutare.
Nel suo lungo percorso fino alla finale, iniziato in agosto, il Lugano ha fatto fuori nell’ordine Chaux-de-Fonds (7-1), Xamax (1-0), Young Boys (2-1), Thun (4-3) e infine Lucerna, superato 6-5 ai rigori nella folle semifinale di Cornaredo (2-2 al 120').
Da parte sua il San Gallo ha avuto un cammino sulla carta più agevole, dove ha piegato Munsingen (5-0), Chenois (7-2), Chiasso (2-1 ds), Etoile-Carouge (2-1) e Yverdon (2-0).
Chi completerà l'opera? Per avere una risposta serve ancora un po’ di pazienza, ma quel che è certo è che il Ticino brama la Coppa. Il nostro Cantone spera di riabbracciarla dopo l’ultimo trionfo datato 1993, quando proprio il Lugano la conquistò piegando 4-1 il GC nel segno di Andrioli, Nestor Subiat (doppietta) e Fornera.