Bruno Rogger: «Heed, Boedker, Arcobello e Lajunen sono validi e complementari. La squadra è forte e può fare bene»
LUGANO - Il Lugano ha finora disputato 37 partite di National League e occupa attualmente la quarta posizione in classifica con 61 punti.
La pandemia non ha però finora permesso alle dodici squadre di disputare lo stesso numero di match, anche se non manca ormai più molto al termine della regular season. «L'hockey non è più la stessa cosa», ha analizzato l'ex difensore del Lugano degli anni '90 Bruno Rogger. «Da tifoso e appassionato di questo sport è davvero triste non andare alla pista a vedere le partite. Oltre allo spettacolo che ne risente, non ci si può più nemmeno ritrovare con gli amici per festeggiare o per discutere. È già trascorso un anno dalla prima chiusura totale, qualcuno si è abituato, ma guardare un derby o una gara importante senza pubblico, è davvero poco emozionante».
Come giudichi la stagione del Lugano? «La squadra è forte e la società ha azzeccato gli stranieri, che sono sempre importanti in Svizzera: Heed, Boedker, Arcobello e Lajunen sono validi e complementari. La mentalità è quella giusta, le quattro linee sono equilibrate e affiatate. Il Lugano può fare bene».
Nei giorni scorsi la società bianconera ha lanciato la campagna #forzaluganoforza con lo scopo di contrastare le perdite economiche legate alla pandemia. Per questo motivo l'HCL ha chiesto ai suoi tifosi più fedeli un gesto significativo nei confronti del club. Gli abbonati hanno infatti la possibilità di rinunciare al rimborso totale o parziale della loro tessera, ma chiunque potrà fornire il proprio contributo.
Dopo quasi un anno dalla prima partita giocata dal Lugano alla Cornèr Arena a porte chiuse (29 febbraio 2020), il Covid-19 continua infatti a condizionare le società sportive. Le entrate sono pressoché inesistenti, le spese troppe e non sono soltanto i salari dei dipendenti a preoccupare, bensì anche le fatture dei fornitori, così come il futuro del settore giovanile. «Ogni dipendente del club ha dato il suo personale contributo, si è sacrificato e ha e deciso di tagliarsi lo stipendio. Per questo motivo anche i tifosi possono collaborare con un piccolo gesto gentile. Personalmente il club mi ha dato tanto e trovo giusto ridare indietro qualcosa in un momento così difficile. Tanti supporters attuali del Lugano hanno vissuto gli anni più belli della squadra, beneficiando sempre delle feste e dello spettacolo. Adesso è il momento di aiutare. Sappiamo tutti che la famiglia Mantegazza è ancora dietro alla squadra, ma non può occuparsi di tutto. È necessario un bel gesto di amore».
Di seguito il messaggio di Rogger - che ricordiamo ha conquistato ben quattro titoli svizzeri con il Lugano (1986, 1987, 1988, 1990) - sulla pagina Twitter dei bianconeri:
“Un gesto d’amore per tornare a gioire insieme” - Bruno Rogger, Leggenda Hockey Club Lugano
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