Ad Austin, nel weekend del GP delle Americhe, Valentino Rossi ha parlato del suo ritiro, che avverrà a fine stagione.
«Ho cercato di correre fin quando ne avevo».
AUSTIN - Ancora una manciata di gare, quattro per l'esattezza, poi sarà ritiro e, in griglia - che lo si ami o meno - lascerà un grande vuoto. Valentino Rossi, alla sua ultima stagione nel motomondiale dopo oltre 25 anni di battaglie e successi, si sta suo malgrado avvicinando alla meritata "pensione" sportiva.
Benché la sua ultima stagione in Petronas sia lontanissima dalle aspettative, il Dottore catalizza ancora l'attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori che, ad Austin, lo hanno sollecitato sull'argomento ritiro e di un possibile ritorno. In tanti, dalla F1, al tennis passando per la boxe - solo per fare alcuni esempi - hanno fatto in passato dei clamorosi "comeback", con risultati non sempre positivi.
«No, non tornerò come ha fatto in passato Michael Schumacher - ha detto Vale rispondendo a una domanda diretta di un giornalista, che faceva un paragone con Schumi - Io ho cercato di correre fin quando ne avevo e ora ho 42 anni. Non penso che un giorno tornerò».
Il Dottore si è poi soffermato sul tracciato di Austin, criticatissimo da tutti i piloti per il suo asfalto. «Già nel 2019 la pista era difficile e avevamo chiesto dei lavori almeno in due punti. Col passare del tempo la situazione è pure peggiorata ed è pericolosa: così non riesci ad andare al limite. Ci avevano garantito dei lavori, invece la situazione è pure peggiore...».