Le critiche dell'organizzazione dei consumatori SKS al modello tariffario introdotto in diversi comprensori invernali
BERNA - Un inganno sotto forma di promozione: i cosiddetti “prezzi dinamici” introdotti recentemente dagli impianti sciistici in realtà portano a un aumento dei prezzi e costringono i clienti a fornire i propri dati. È la conclusione a cui è giunta la Fondazione svizzero tedesca per la protezione dei consumatori SKS, che ha analizzato i prezzi sull'arco di diciotto giorni presso otto impianti di risalita.
Solo chi acquista il pass giornaliero in anticipo può approfittare di questi prezzi dinamici: infatti, indica la SKS in una nota odierna, i biglietti a volte sono più economici qualche giorno o qualche settimana prima della giornata di sci prevista.
Tuttavia, critica la Fondazione, questi “prezzi dinamici” aumentano il livello generale dei prezzi: le giornaliere comprate sul momento sono ora più costose rispetto alle tariffe applicate quando ancora erano in vigore i prezzi fissi.
L'associazione ritiene poi che tali modelli impediscano di fare paragoni fra le stazioni sciistiche. Inoltre la modalità in cui vengono fissate le tariffe non è trasparente. «Il cliente non sa quali fattori e quali momenti hanno un'influenza sul livello dei prezzi» ammonisce la SKS.
A preoccupare l'organizzazione a difesa dei consumatori è anche l'aspetto della protezione dei dati. Per acquistare i biglietti “dinamici”, gli appassionati di sport invernali sono tenuti a registrarsi e a fare gli acquisti su internet divulgando i loro dati personali.
L'analisi della SKS è stata effettuata tra gennaio e febbraio in otto comprensori: Andermatt-Sedrun (UR/GR), 4 Vallées (VS), Crans-Montana (VS), Gstaad (BE), Laax (GR), Pizol (SG), St-Moritz (GR) e Zermatt (VS). Queste otto stazioni sciistiche erano già state oggetto di un'esame da parte dell'organizzazione a fine novembre: anche in quell'occasione era stata criticata la trasparenza dei prezzi dinamici.