Primo contagio nel Canton Zugo. Quattro in Argovia e a Zurigo. E il virus si è insinuato anche nell'esercito
Con il ricovero di due donne del Luganese, in Ticino le persone che hanno contratto la malattia salgono a quattro.
BERNA - In Svizzera si contano oggi quindici nuovi casi confermati di persone affette da coronavirus: quattro in Argovia e a Zurigo, due in Ticino e uno a testa per il canton Zugo, Basilea Città, Vaud e Vallese. A questi va aggiunto pure il contagio avvenuto nell'esercito svizzero. Secondo la mappa dell'Università Johns Hopkins - che monitora la diffusione del coronavirus nel mondo - i casi confermati nel nostro Paese sono saliti a 47.
Il soldato (ticinese) infetto - Per quanto concerne quest'ultimo caso, si tratta di un soldato, probabilmente ticinese, entrato in servizio ieri alla piazza d'armi di Wangen an der Aare (BE) per un corso di ripetizione del battaglione della polizia militare e ha riferito di essersi recato recentemente a Milano. «L'uomo - ha precisato oggi il portavoce dell'esercito Alain Reist - è risultato positivo a un test effettuato dal laboratorio di Spiez specializzato nel contrasto di minacce atomiche, biologiche e chimiche (ABC) ed è stato isolato nell'infermeria della caserma». Si è ancora in attesa della conferma del Centro nazionale di riferimento per le infezioni virali emergenti (CRIVE) di Ginevra.
Le condizioni del paziente sono stabili. Le tre persone con cui ha condiviso la stanza sono state messe in quarantena in infermeria. Per i restanti membri dell'esercito che erano stati in contatto con la persona infetta durante il giorno, il capo medico della caserma ha imposto un temporaneo isolamento notturno.
Terzo e quarto caso in Ticino - Per quanto riguarda gli altri nuovi casi, in Ticino si tratta di due donne, entrambe del Luganese. La prima paziente era in stretto contatto con il secondo caso rivelato ieri, quello dell'80enne ricoverato in terapia intensiva alla clinica Moncucco. L'altra è una donna residente nel Luganese che recentemente ha soggiornato nel Nord Italia. Come da protocollo, per entrambi i casi è in corso la ricostruzione dei contatti stretti dei pazienti. Le misure di quarantena sono scattate immediatamente.
Quattro nuovi casi in Argovia - In Argovia sono emersi quattro nuovi casi confermati di coronavirus: si tratta di due uomini e due donne di età compresa tra i 30 e i 63 anni. Stando alla Cancelleria di Stato le loro condizioni di salute sono buone. Complessivamente le persone contagiate dal virus nel cantone sono salite a sei. Quelle in quarantena sono invece circa 150. Tra questi - ricordiamo - vi sono pure 44 bambini e 8 maestri dell'asilo di Spreitenbach, entrati in contatto con il docente risultato positivo ai test la scorsa domenica.
E quattro anche a Zurigo - Quattro nuovi casi di coronavirus vengono segnalati nel canton Zurigo: lo comunica il Dipartimento della sanità, secondo cui si tratta di due donne e due uomini tra i 22 e i 28 anni. Manca ancora la conferma del laboratorio nazionale di riferimento di Ginevra. I quattro si sono infettati presso due persone malate già censite nel cantone e si trovano in ospedale. I casi complessivi salgono così a 13; la maggior parte dei contagiati è in buone condizioni di salute. Le autorità zurighesi consigliano di annullare tutti gli eventi con stretto contatto fisico in locali chiusi, ad esempio discoteche, o con partecipanti esterni in case per anziani.
80enne al CHUV - Il nuovo caso a Vaud - il secondo confermato nel cantone - riguarda un uomo di 80 anni, è stato ricoverato al centro ospedaliero universitario (CHUV) di Losanna, hanno indicato lo stato maggiore di crisi e il medico cantonale in un comunicato. Era in contatto con una persona di origine italiana a casa sua.
Due in Vallese - Anche il Vallese registra il suo secondo caso: entrambi i contagiati sono membri della stessa famiglia e si trovano in camere d'isolamento in ospedale. «Le loro condizioni di salute sono considerate buone», precisano le autorità cantonali senza fornire altre precisazioni.
Anche la Svizzera centrale infettata - A Zugo si tratta invece del primo caso: riguarda un 21enne che è stato posto in isolamento in un ospedale zurighese in quanto si trovava da diversi giorni nel cantone limitrofo; è in buone condizioni di salute, hanno comunicato le autorità cantonali di Zugo. L'uomo ha contratto il virus in occasione di un evento privato. Zugo è il primo cantone della Svizzera centrale a segnalare un caso comprovato.
Neocastellano ricoverato a Berna - Intanto si è appreso che il primo caso segnalato ieri dalle autorità neocastellane è un 22enne che due settimane fa si era recato a Milano è risultato positivo e si trova all'ospedale di Interlaken, stando a quanto comunicato la Cancelleria di Stato del Canton Berna. Si trova in quarantena assieme alla sua compagna a cui aveva fatto visita nell'Oberland bernese. Il giovane frequentava la Scuola tecnica superiore di Bienne (BE); nei giorni scorsi tutti i suoi 22 compagni di classe e tre insegnanti erano stati posti in quarantena. In tutto nel canton Berna i casi confermati sono quattro.
Primo guarito a Ginevra - Questo mentre la prima persona ufficialmente infettata nel canton Ginevra è guarita e ha lasciato l'ospedale, come indicato dal Dipartimento della sicurezza, del lavoro e della sanità. Nel frattempo uno studente e soggiornante settimanale è stato ospedalizzato nel suo cantone di origine, Basilea Città, ha comunicato l'Università di Ginevra.
Test gratuito - Intanto l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha fatto sapere che da domani il test per la diagnosi del coronavirus - del costo di 180 franchi - sarà rimborsato dall'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.
Berset non va a New York - Si è poi appreso che il 9 marzo il consigliere federale Alain Berset non parteciperà alla conferenza della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne in programma a New York. L'evento è stato ridotto al minimo. Berset avrebbe dovuto tenere un discorso.
Un malato anche nel Principato - Anche il Principato del Liechtenstein ha il suo primo caso di coronavirus: si tratta di un giovane che è stato in contatto all'estero con una persona infettata. «L'uomo - riferiscono le autorità - si trova all'ospedale di Vaduz e i sintomi della malattia sono lievi». Finora nel nosocomio sono stati esaminati 14 casi sospetti; nove sono risultati negativi mentre per quattro si è ancora in attesa dell'esito dei test.
Tutte le informazioni sulla situazione relativa al coronavirus in Svizzera sono disponibili su www.ufsp-coronavirus.ch e su www.ti.ch/coronavirus. Per qualsiasi dubbio è attiva la seguente infoline: 0800.144.144 (tutti i giorni dalle 7.00 alle 22.00).