Le persone infettate sono 3'028, ovvero 378 in più rispetto a ieri.
Le autorità sanitarie invitano tutta la popolazione a seguire le indicazioni, intanto il Consiglio federale raziona i farmaci antipiretici
BERNA - L'epidemia di coronavirus continua a diffondersi nel Paese. Stando al consueto (e giornaliero) bilancio dell'UFSP, il numero dei contagiati ha infatti sfondato il muro dei 3'000. Per la precisione le persone infettate dal virus in Svizzera e Liechtenstein sono salite a 3'028 dei quali 2'772 confermati. Questo equivale a 378 casi in più nelle ultime 24 ore.
Dubbi sui morti - I morti confermati dall'Ufficio federale di sanità - fino a questa mattina - sarebbero 21, anche se già ieri l'Agenzia telegrafica svizzera aveva riportato una cifra più alta.«Le cifre possono divergere dai dati comunicati dal cantone. Secondo i dati a disposizione dell'ATS - precisa la stessa agenzia - i decessi sarebbero saliti a 31». Si tratta perlopiù di persone anziane o con malattie croniche preesistenti.
Età mediana dei contagiati - L'età mediana dei casi risultati positivi è di 51 anni (50% delle persone contagiate ha un'età inferiore, 50% un'età superiore). Gli adulti sono significativamente più colpiti rispetto ai bambini e oltre i 70 anni gli uomini sono significativamente più colpiti rispetto alle donne, precisa l'UFSP.
Ticino triste capolista - Il Ticino, Basilea Città e Vaud sono i cantoni maggiormente toccati dall'epidemia. Ieri sera lo Stato Maggiore aveva comunicato che nel nostro cantone vi erano 422 contagiati e 10 morti. E proprio per tentare di rallentare il contagio, le autorità sanitarie continuano a invitare tutta la popolazione a seguire le indicazioni del Consiglio federale. «Solo così potremo evitare che i nostri ospedali vengano sommersi da pazienti e potremo proteggere le persone a rischio».
Farmaci razionati - Intanto il Consiglio federale ha deciso oggi di razionare diversi farmaci antipiretici, ovvero quei medicamenti adatti per abbassare la febbre. «D'ora in poi potrà essere venduta una sola confezione alla volta». La misura riguarda tutti i farmaci ottenibili su prescrizione medica, nonché i prodotti come aspirina, preparati a base di calcio, farmaci contro la tosse o contenenti paracetamolo, diclofenac, acido mefenamico o codeina. Per i malati cronici vale un regolamento speciale: con una ricetta medica possono essere coperti per un massimo di due mesi. Il razionamento dura sei mesi da oggi.