Il provvedimento riguarda determinate situazioni in cui non si possono rintracciare i contatti
BERNA - L'aumento dei contagi ha preoccupato la task force elvetica sul coronavirus, che ha consigliato al Governo di rendere obbligatoria la mascherina in determinate situazioni.
Infatti, è ormai da una settimana circa che i casi di coronavirus sono in aumento. Ora l'organo scientifico consultivo (task force) istituito dalla Confederazione per gestire l'emergenza Covid-19 ha comunicato che le mascherine igieniche dovrebbero essere rese obbligatorie nei trasporti e in altri luoghi pubblici.
«Raccomandiamo di rendere obbligatorie le mascherine nei trasporti pubblici e in tutti i luoghi dove non è possibile rintracciare i contatti», ha detto il capo della Task Force Matthias Egger alla SonntagsZeitung.
Settimana scorsa i vertici della task force hanno voluto aspettare prima di esprimere una simile raccomandazione, ma ora Egger pensa che sia giunto il momento: «C'è il pericolo di un aumento ancora più forte. La crescita attuale è infatti dovuta agli aggiustamenti del 6 giugno e all'apertura del confine il 15 giugno - e non ancora all'ampio allentamento delle restrizioni effettuato all'inizio di questa settimana». «Tuttavia, ciò potrebbe essere evitato mettendo in atto delle misure adeguate» ha concluso Egger.
Anche i Cantoni sembrano sempre più convinti sull'obbligo delle mascherine. «Non dovremmo perdere ulteriore tempo prima di introdurre la mascherina obbligatoria», ha detto Lukas Engelberger, presidente della della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità.
Anche a livello politico ci sono sempre più voci che chiedono le mascherine obbligatorie. Il presidente del PPD svizzero Gerhard Pfister si è detto preoccupato dallo sviluppo attuale: «Con un ulteriore aumento del numero di casi, abbiamo bisogno di maschere obbligatorie, almeno nei trasporti pubblici».
In Svizzera le mascherine sono obbligatorie solo per le manifestazioni. Nei trasporti pubblici si consiglia di indossarla ma non è obbligatoria. La parola passa ora alla Confederazione.