È stata avvistata ieri mattina su un rimorchio di un camion che transitava sull'A2 nel canton Lucerna.
La Sezione della circolazione: «Prassi non conforme alla legge». Chi utilizza targhe contraffatte rischia fino a tre anni di prigione.
LUCERNA - È una strana targa quella avvistata ieri mattina nei pressi di Emmen (LU). Una lettrice di 20 Minuten ha infatti notato (e fotografato) una targa ticinese «fai-da-te», scritta a mano, presente sul rimorchio di un camion che stava transitando sull'A2. Quella affissa sul Tir, sempre secondo quanto rilevato dalla donna, era invece originale.
La polizia cantonale di Lucerna - interrogata da 20 Minuten sulla vicenda - ha ammesso di non aver ricevuto segnalazioni a riguardo e di essere quindi all'oscuro di tutto. «È strano che questo fatto sia passato inosservato vista l'alta densità di controlli presente sull'asse autostradale nord-sud», precisa il portavoce Urs Wigger. «Se l'autista avesse perso la targa o se la stessa gli fosse stata rubata, avrebbe dovuto denunciarne immediatamente lo smarrimento all'ufficio della circolazione ticinese».
Quello verificatosi nel canton Lucerna non è certamente il primo caso di targa contraffatta. Diversi episodi simili si sono verificati anche in Ticino. Tanto che su questa problematica si era espresso anche il direttore della Sezione della circolazione Aldo Barboni. «È una prassi non conforme alla legge», aveva precisato a Tio.ch / 20 minuti negli scorsi mesi, ricordando che chi utilizza targhe alterate o contraffatte può essere denunciato al Ministero pubblico ed è punibile con una pena detentiva fino a tre anni.