Cerca e trova immobili

ZUGOFilorusso, omofobo e sessista: licenziato il direttore di un centro per asilanti

02.07.22 - 08:07
I commenti sul proprio profilo di Facebook sono costati caro al dipendente del centro di Steinhausen.
Canton Zugo
Il centro per rifugiati dove era attivo l'uomo.
Il centro per rifugiati dove era attivo l'uomo.
Filorusso, omofobo e sessista: licenziato il direttore di un centro per asilanti
I commenti sul proprio profilo di Facebook sono costati caro al dipendente del centro di Steinhausen.
Il Cantone: «Ci distanziamo da quei pensieri». L'uomo, che nel frattempo ha cancellato l'account, rischia di essere perseguito penalmente.

ZUGO - Commenti filorussi, omofobi e sessisti postati su Facebook sono costati il posto al direttore del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Steinhausen (ZG). L'uomo - come riportato dalla LuzernZeitung - è infatti stato licenziato in tronco. 

«Stabilire un nuovo ordine mondiale»
Le pubblicazioni che gli sono costate il posto sono iniziate il 30 gennaio. In quella data il dipendente cantonale ha infatti pubblicato un video di propaganda russo, definendo «eroi» chi combatte per «liberare il mondo dalle impurità», facendo riferimento esplicito alla comunità LGBTQIA+.

Non contento, il responsabile del centro per richiedenti asilo ha poi definito l'Occidente «un'alleanza di rifiuti immondi», inneggiando alla necessità di stabilire un «nuovo ordine mondiale» e arrivando a richiedere l'utilizzo delle bombe nucleari per raggiungere lo scopo. Tra le sue altre perversioni troviamo quella legata alla verginità, tanto che sul proprio profilo ha più volte pubblicato l'immagine di una vagina cucita.

Possibili risvolti penali
Le autorità di Zugo, venute a conoscenza dei fatti, si sono immediatamente distanziate dai pensieri del proprio dipendente. E poche ore dopo è arrivato il licenziamento in tronco. Lo stesso giorno - martedì - l'uomo ha pure cancellato il proprio account su Facebook. Un gesto che però non lo mette al riparo da potenziali guai giudiziari. A causa dei suoi post, infatti, l'uomo potrebbe essere anche perseguito penalmente.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE